L'ho comprato qualche settimana fa, in ricordo delle sue poesie che il mio professore di Italiano delle scuole medie ci leggeva in classe.
Devo dire che penso spesso a quel professore, di nome Enrico Ramundo, che per me è stato il mio preferito, un professore anticonvezionale, diverso da tutti, forte, ma sensibile, spiritoso, intelligente. Un professore che mi ha fatto amare la letteratura e la poesia più di ogni altro. Lui era il primo, vero appassionato.
Mi piacerebbe molto ricontrarlo. E parlare un po'.
Sandro Penna è nato a Perugia nel 1906 e morto a Roma nel 1977.
Vi voglio ricopiare qualche breve sua poesia:
"Mentre noi siamo qui, fra consuete cose sepolti, -
è sul mondo la luna
e bagna il canto ai contadini. Quete
ascoltano le siepi.
Il fondo ascolto
della mia vita a quel lume di luna."
"Io vivere vorrei addormentato
entro il dolce rumore della vita."
"Lungo il vecchio sobborgo
non vive malinconia.
Vivono gli stracci una vita gentile
indorati dal sole. E così sia."
"Giunto fra un incrociar di lenti carri,
stetti fra un indugiar di lenti affetti.
Sotto il cielo mirando i caldi tetti
esitavo nel sole fra i ramarri."
Sandro Penna con, credo, Pasolini |
Sandro Penna |
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