Gettare o non gettare: questo è il problema....
In questi giorni mi sono posta un interrogativo: ma quando la raccolta dell'organico in casa (dove la devo tenere) puzza, che si fa?
Come si sopporta fino al passaggio dei netturbini, che passano solo due volte alla settimana per l'organico?
Mia mamma, nella sua usuale saggezza, mi ha dato il seguente consiglio: "prendi l'organico e lo vai a svuotare in un campo. Così, magari, qualche animale se lo mangia."
Ma quando ci devo andare? Di notte? E se mi vede qualcuno, che figura ci faccio?
O lo devo andare a gettare in una zona della città dove ancora ci sono i cassonetti?
Quesiti davvero filosofici e di difficile soluzione.
Ditemi......
Cristina
venerdì 30 novembre 2012
martedì 27 novembre 2012
Ricetta dal Marocco
Tagine di Pollo
(il tagine è un tipico contenitore marocchino in terracotta per cucinare i cibi - trovate sul blog delle foto di una cena con piatti tipici)
Ingredienti:
1kg di pollo
1 kg di cipolle
Prezzemolo
Coriandolo
3 spicchi d’agllio
Smen
Limone sotto sale
Sale
Pepe
Zafferano (vale lo stesso che per sopra: potete usare la Curcuma)
Zenzero
Olio extra vergine d’oliva
Preparate la Chermoula con le erbe, mezzo limone tritato, una noce di Smen, due cucchiai d’olio, le spezie e l’aglio, quindi condite bene il pollo (tagliato a pezzi o intero). Ricordate che la prenderà sapore quanto più la lascerete a macerare, quindi potete prepararlo la notte per il giorno successivo.
Mettete a cuocere il pollo nel tagine con una cipolla tritata, un po’ d’olio e fate rosolare finché la cipolla non appassisce, aggiungete quindi il resto delle cipolle, la seconda metà del limone tagliato a spicchi e disposto intorno al piatto (ricordate la presentazione!), infine un bicchiere o un bicchiere e mezzo d’acqua calda.
Chiudete il tagine e sempre a fuoco basso lasciate cuocere, senza sollevare il coperchio.
Se non sapete se il pollo è cotto o meno, potete inclinare leggermente il tagine e infilare un coltello per controllare se esce acqua, e lo stesso potete fare se l’acqua evapora tutta e dovete aggiungerne un secondo bicchiere.
Indicativamente il tempo di cottura è di mezz’ora o quaranta minuti, fino ad un’ora se il pollo è intero.
domenica 25 novembre 2012
Loredana Bertè Sei bellissima + testo - YouTube
Loredana Bertè Sei bellissima + testo - YouTube
Oggi è la Giornata contro la violenza sulle donne.
Questa canzone è dedicata a tutte le donne. Soprattutto a quelle che subiscono violenze quotidianamente, alle donne che non ce la fanno, alle donne che si ribellano.
Alle donne che raccontano e che vogliono vivere in un modo migliore e dignitoso.
Dedicata anche agli uomini che vogliono le stesse cose.
Oggi è la Giornata contro la violenza sulle donne.
Questa canzone è dedicata a tutte le donne. Soprattutto a quelle che subiscono violenze quotidianamente, alle donne che non ce la fanno, alle donne che si ribellano.
Alle donne che raccontano e che vogliono vivere in un modo migliore e dignitoso.
Dedicata anche agli uomini che vogliono le stesse cose.
MANIFESTAZIONE
Ieri a Lucca, come in molte città italiane, c'è stata una manifestazione che ha visto uniti studenti e insegnanti delle scuole della provincia.
Questa manifestazione era anche una risposta a quella di una settimana fa, dove gli studenti vennero accusati di violenze.
Ieri si è svolta in modo pacifico e con un'atmosfera di collaborazione tra i presenti.
Piazza San Michele, il centro della città, era presidiata dai Carabinieri (come altre piazze), ma non hanno dovuto intervenire in nessun modo.
I messaggi e le informazioni date dai presenti che hanno parlato, raccontano sicuramente di un grande disagio di studenti e di insegnanti.
Una cosa da dire è che, purtroppo, la partecipazione non è stata molto grande. Pochissimi gli insegnanti. Pochi gli studenti interessati.
Bisogna chiedersi perché.
Ecco alcuni scatti.
Questa manifestazione era anche una risposta a quella di una settimana fa, dove gli studenti vennero accusati di violenze.
Ieri si è svolta in modo pacifico e con un'atmosfera di collaborazione tra i presenti.
Piazza San Michele, il centro della città, era presidiata dai Carabinieri (come altre piazze), ma non hanno dovuto intervenire in nessun modo.
I messaggi e le informazioni date dai presenti che hanno parlato, raccontano sicuramente di un grande disagio di studenti e di insegnanti.
Una cosa da dire è che, purtroppo, la partecipazione non è stata molto grande. Pochissimi gli insegnanti. Pochi gli studenti interessati.
Bisogna chiedersi perché.
Ecco alcuni scatti.
Particolari
ceramiche dei Della Robbia (chiesa di San Francesco - Barga) |
Ceramiche dei Della Robbia (Barga) |
ancora Barga, chiesa di San Francesco |
Barga |
ceramiche della chiesa di San Frediano, Lucca |
corpo di San Frediano, conservato nella chiesa omonima (Lucca) |
corpo di Santa Zita, la santa dei fiori, conservato in San Frediano (Lucca) |
mercoledì 21 novembre 2012
La routine dei paesini....
IL PAESINO
C'era un paesino, isolato e carino,
dove ogni persona era un vicino.
Situato nel verde e soleggiato,
accontentava il mite e l'agitato.
Regnava la pace e la fraternità,
e le cose eran fatte con generosità.
Tutti allegri, felici e giocondi,
che pareva il centro di tutti i mondi.
C'era un omino alto e snello,
che faceva la corte ad ogni culo bello.
C'era la moglie che, senza colore,
passeggiava e controllava a tutte l'ore.
C'era una donna, lunga e secca,
che con i mariti faceva cilecca.
C'era altra moglie con faccia tonda e gran naso,
che rubava stivali, tappeti e qualche vaso.
C'era un uomo mite e maritato,
che spalmava la moglie di burro e gelato.
E una tipa, bassa e sgraziata,
che aveva due uomini ogni nottata.
Una signora, che criticava i fatti,
rispettava poco gli abitanti e molto i gatti.
Un ometto vecchio e sdentato,
adescava le vecchiette nello scantinato.
Un giovanotto furbo e belloccio,
non parlava senza farsi un goccio.
E un paesano, gran lavoratore,
fischiava tranquillo a tutte l'ore.
Una famiglia forestiera,
aveva case in montagna e in riviera.
Insomma, tutti bravi ed amiconi,
bastava non scoperchiare i loro pentoloni.
Cristina
C'era un paesino, isolato e carino,
dove ogni persona era un vicino.
Situato nel verde e soleggiato,
accontentava il mite e l'agitato.
Regnava la pace e la fraternità,
e le cose eran fatte con generosità.
Tutti allegri, felici e giocondi,
che pareva il centro di tutti i mondi.
C'era un omino alto e snello,
che faceva la corte ad ogni culo bello.
C'era la moglie che, senza colore,
passeggiava e controllava a tutte l'ore.
C'era una donna, lunga e secca,
che con i mariti faceva cilecca.
C'era altra moglie con faccia tonda e gran naso,
che rubava stivali, tappeti e qualche vaso.
C'era un uomo mite e maritato,
che spalmava la moglie di burro e gelato.
E una tipa, bassa e sgraziata,
che aveva due uomini ogni nottata.
Una signora, che criticava i fatti,
rispettava poco gli abitanti e molto i gatti.
Un ometto vecchio e sdentato,
adescava le vecchiette nello scantinato.
Un giovanotto furbo e belloccio,
non parlava senza farsi un goccio.
E un paesano, gran lavoratore,
fischiava tranquillo a tutte l'ore.
Una famiglia forestiera,
aveva case in montagna e in riviera.
Insomma, tutti bravi ed amiconi,
bastava non scoperchiare i loro pentoloni.
Cristina
lunedì 19 novembre 2012
Anguria meccanica.....
Una notte, un uomo tornava a casa. La moglie lo aspettava inquieta, visto il ritardo del suo arrivo.
La moglie si affacciò alla porta per vedere se il caro consorte era vicino.
Si trovò davanti ad un gruppetto di malintenzionati. Costoro la costrinsero con la forza a rientrare in casa e la legarono ad una sedia del salotto. Erano vestiti di azzurro e nero. Le misero una benda nero-azzurra sulla bocca. Dopo una breve attesa, il marito, ragioniere, mise la chiave nella porta ed entrò. Fu immediatamente legato ed imbavagliato come la moglie. Anche lui rigorosamente di nero azzurro. Ma, prima che la sua bocca fosse coperta, osò chiedere di indossare una benda rosso-nera. Gli fu negato.
Chi erano questi figuri? Boh.
I quattro andarono in cucina e presero degli stuzzicadenti e, una volta spezzati in due, li misero sugli occhi dei due sequestrati, in modo che non potessero chiuderli.
Poi, telefonarono ad un uomo detto "Er Barzelletta".
Gli dissero che avrebbero liberato i due solo in cambio di 35 quintali di cocomeri freschi.
Er Barzelletta ammutolì. Dove avrebbe trovato tutti quei cocomeri in così poco tempo?
Andò a trovare tutte le contadine che avevano nelle loro fattorie i cocomeri. Ma non arrivò alla quantità richiesta.
Allora si rivolse al suo consigliere, detto "Er Patata". Questi gli consigliò di rivolgersi a Jessica Fletcher e all'avvocato Perry Mason. Lo fece il giorno dopo.
Con loro riuscì ad escogitare un piano per trarre in inganno i rapitori, ma anche per tenere nascosta la notizia più a lungo possibile.
Intanto, la coppia subì varie torture. All'uomo venne chiesto di ripetere allo sfinimento i nomi delle amiche de Er Barzelletta. Era una lista infinita. Alla moglie fecero cantare varie sigle di programmi tv. Per tutta la notte.
L'indomani, ci fu un attacco alla casa dove erano asserragliati i quattro. Squadre scelte di "Amici", preventivamente addestrate, irruppero nella casa, cantando a squarciagola e leggendo poesie.
All'ennesima poesia, i quattro, esausti, si arresero.
Fu così che, alla fine, vennero chiamati i giornalisti per fare qualche foto ricordo. Con corna.
Ma: chi erano quei quattro? E che volevano?
La moglie si affacciò alla porta per vedere se il caro consorte era vicino.
Si trovò davanti ad un gruppetto di malintenzionati. Costoro la costrinsero con la forza a rientrare in casa e la legarono ad una sedia del salotto. Erano vestiti di azzurro e nero. Le misero una benda nero-azzurra sulla bocca. Dopo una breve attesa, il marito, ragioniere, mise la chiave nella porta ed entrò. Fu immediatamente legato ed imbavagliato come la moglie. Anche lui rigorosamente di nero azzurro. Ma, prima che la sua bocca fosse coperta, osò chiedere di indossare una benda rosso-nera. Gli fu negato.
Chi erano questi figuri? Boh.
I quattro andarono in cucina e presero degli stuzzicadenti e, una volta spezzati in due, li misero sugli occhi dei due sequestrati, in modo che non potessero chiuderli.
Poi, telefonarono ad un uomo detto "Er Barzelletta".
Gli dissero che avrebbero liberato i due solo in cambio di 35 quintali di cocomeri freschi.
Er Barzelletta ammutolì. Dove avrebbe trovato tutti quei cocomeri in così poco tempo?
Andò a trovare tutte le contadine che avevano nelle loro fattorie i cocomeri. Ma non arrivò alla quantità richiesta.
Allora si rivolse al suo consigliere, detto "Er Patata". Questi gli consigliò di rivolgersi a Jessica Fletcher e all'avvocato Perry Mason. Lo fece il giorno dopo.
Con loro riuscì ad escogitare un piano per trarre in inganno i rapitori, ma anche per tenere nascosta la notizia più a lungo possibile.
Intanto, la coppia subì varie torture. All'uomo venne chiesto di ripetere allo sfinimento i nomi delle amiche de Er Barzelletta. Era una lista infinita. Alla moglie fecero cantare varie sigle di programmi tv. Per tutta la notte.
L'indomani, ci fu un attacco alla casa dove erano asserragliati i quattro. Squadre scelte di "Amici", preventivamente addestrate, irruppero nella casa, cantando a squarciagola e leggendo poesie.
All'ennesima poesia, i quattro, esausti, si arresero.
Fu così che, alla fine, vennero chiamati i giornalisti per fare qualche foto ricordo. Con corna.
Ma: chi erano quei quattro? E che volevano?
domenica 18 novembre 2012
COPIARE
Altra pagina dell'avventura scuola.
Durante la settimana appena passata ho avuto modo di assistere in prima persona (ma ora posso vedere la situazione quasi dall'esterno) ad alcuni eventi.
Una mattina il vice-preside mi ha chiamato per dirmi che un genitore di una alunna di una terza (media) gli era andato a dire che, nella classe della figlia, alcuni compagni avevano copiato durante la verifica. Il vice preside mi dice di fare attenzione.
In un'altra classe, alla fine dell'ora e della mattinata, un paio di alunne mi avvertono che alcuni loro compagni avevano copiato durante la verifica.
Così, decido di partire, nella valutazione, da 9 anzichè da 10. Fatto non gravissimo, poichè molti insegnanti lo fanno regolarmente.
Allora, un paio di giorni dopo, il Preside mi chiama per dirmi che c'è una mamma di un ragazzino di una delle terze in cui ero partita da 9 nella valutazione. Vuole parlarmi. E' arrabbiata perchè io ho punito tutta la classe e non va bene. Dovevo coglierli sul fatto e non fidarmi di ciò che dicono altri genitori e ragazzi. Naturalmente, dice lei, suo figlio non ha copiato. Il Preside, per fortuna, mi difende.
Durante il ricevimento dei genitori, alcuni di loro mi dicono che l'anno scorso, con l'altra insegnante, i ragazzi copiavano facilemente, perchè lei si distraeva. I ragazzi, boh, dicono che gli lasciava libri e quaderni sul tavolo.
Durante la scorsa verifica sono riuscita a "beccare" un ragazzetto che si era fatto scrivere la verifica dal compagno: gli ho dato 3.
Allora, dove sta la verità? E qual è la linea da seguire?
Li devo far copiare tutti? Li devo punire?
Ai genitori l'ardua sentenza.
Cristina
Durante la settimana appena passata ho avuto modo di assistere in prima persona (ma ora posso vedere la situazione quasi dall'esterno) ad alcuni eventi.
Una mattina il vice-preside mi ha chiamato per dirmi che un genitore di una alunna di una terza (media) gli era andato a dire che, nella classe della figlia, alcuni compagni avevano copiato durante la verifica. Il vice preside mi dice di fare attenzione.
In un'altra classe, alla fine dell'ora e della mattinata, un paio di alunne mi avvertono che alcuni loro compagni avevano copiato durante la verifica.
Così, decido di partire, nella valutazione, da 9 anzichè da 10. Fatto non gravissimo, poichè molti insegnanti lo fanno regolarmente.
Allora, un paio di giorni dopo, il Preside mi chiama per dirmi che c'è una mamma di un ragazzino di una delle terze in cui ero partita da 9 nella valutazione. Vuole parlarmi. E' arrabbiata perchè io ho punito tutta la classe e non va bene. Dovevo coglierli sul fatto e non fidarmi di ciò che dicono altri genitori e ragazzi. Naturalmente, dice lei, suo figlio non ha copiato. Il Preside, per fortuna, mi difende.
Durante il ricevimento dei genitori, alcuni di loro mi dicono che l'anno scorso, con l'altra insegnante, i ragazzi copiavano facilemente, perchè lei si distraeva. I ragazzi, boh, dicono che gli lasciava libri e quaderni sul tavolo.
Durante la scorsa verifica sono riuscita a "beccare" un ragazzetto che si era fatto scrivere la verifica dal compagno: gli ho dato 3.
Allora, dove sta la verità? E qual è la linea da seguire?
Li devo far copiare tutti? Li devo punire?
Ai genitori l'ardua sentenza.
Cristina
Amici miei - Raccolta supercazzole - YouTube
Amici miei - Raccolta supercazzole - YouTube
In ricordo di grandi attori e di Mario Monicelli.
Film che sono un misto di comicità e amarezza. Raccontano bene lo spirito goliardico dei toscani.
Cristina
In ricordo di grandi attori e di Mario Monicelli.
Film che sono un misto di comicità e amarezza. Raccontano bene lo spirito goliardico dei toscani.
Cristina
martedì 13 novembre 2012
Un soffio di natura
Qualche immagine che ho scattato negli ultimi mesi. Vedere il verde ed i colori dei fiori mi fa tornare un po' con i piedi per terra. E' rilassante e rigenera. La natura come cura. (sembra uno slogan......)
lunedì 12 novembre 2012
Massive Roma Flash Mob Gangnam Style - Piazza del Popolo 10-11-2012 - 30.000 Presenze - Vista Pincio - YouTube
Massive Roma Flash Mob Gangnam Style - Piazza del Popolo 10-11-2012 - 30.000 Presenze - Vista Pincio - YouTube
Due giorni fa questa "riunione" di circa 30.000 persone a Roma. Flash mob sulla musica di Psy. Divertente e coinvolgente.
Due giorni fa questa "riunione" di circa 30.000 persone a Roma. Flash mob sulla musica di Psy. Divertente e coinvolgente.
sabato 10 novembre 2012
Quaderno di un'insegnante in punizione
Tema:
Il mio lavoro
Svolgimento.
Il mio lavoro è l'insegnante. Lo faccio in una scuola diversa ogni anno. L'insegnante è un bel lavoro, peccato che a scuola ci siano anche gli alunni.
La mia mamma dice che questo lavoro è bello e mi deve anche piacere molto. Sennò, se lo perdo, sarà un casino. Il mio papà tace. Quello che gli racconto lo lascia senza parole. Sarà perchè sta pensando ad quale punizione darmi. Spero non mi tolga il computer ed i cioccolatini...
Beh, mi alzo tutte le mattine alle sette circa, faccio colazione anche se non mi va e vado a scuola.
Entro alle 8 30 ed esco, di solito, alle 13 30.
Durante la mattinata devo dire che non mi annoio mai. I ragazzi mi tengono molto occupata. Urlano, giocano, tirano palline, non fanno i compiti, dicono parolacce. Insomma, io mi sento circondata da energia positiva. Per me è un piacere stare a contatto con i "miei" ragazzi che danno molte soddisfazioni.
Mi piace vederli distruggere le porte delle classi e battere la testa negli spigoli mentre vengono spinti dai loro compagni. Mi passa il tempo velocemente.
In passato, ho lavorato con studenti adulti stranieri di tutte le nazionalità e classi sociali. Ma non ero così ben motivata. Era noioso. Nessuno mai, dalla prostituta, all'ambasciatore, dallo spacciatore all'ingegnere nucleare mi trattavano così. Il tempo passava lento e tranquillo. Mamma mia......
Nemmeno un'offesina, neanche minima: che monotonia! Nemmeno gli omaccioni agli arresti domiciliari mi massacravano di sberleffi. No, non potevo andare avanti.
Così, ora sono qui. E mia mamma dice che è bene che ci rimanga più possibile. Dice che non devo neanche immaginare di lasciare e cercare altro. E poi, perchè farlo? E' universalmente noto che siamo nati per soffrire.
La mia conclusione: ma poi, alla fine, andrò in Paradiso? O finirò in altri luoghi, circondata ancora dalle urla e stridor di denti (citazione) degli alunni?
Valutazione: 10/50
Voto: 4
Giudizio: si vede che hai studiato, ma non ti applichi.
Il mio lavoro
Svolgimento.
Il mio lavoro è l'insegnante. Lo faccio in una scuola diversa ogni anno. L'insegnante è un bel lavoro, peccato che a scuola ci siano anche gli alunni.
La mia mamma dice che questo lavoro è bello e mi deve anche piacere molto. Sennò, se lo perdo, sarà un casino. Il mio papà tace. Quello che gli racconto lo lascia senza parole. Sarà perchè sta pensando ad quale punizione darmi. Spero non mi tolga il computer ed i cioccolatini...
Beh, mi alzo tutte le mattine alle sette circa, faccio colazione anche se non mi va e vado a scuola.
Entro alle 8 30 ed esco, di solito, alle 13 30.
Durante la mattinata devo dire che non mi annoio mai. I ragazzi mi tengono molto occupata. Urlano, giocano, tirano palline, non fanno i compiti, dicono parolacce. Insomma, io mi sento circondata da energia positiva. Per me è un piacere stare a contatto con i "miei" ragazzi che danno molte soddisfazioni.
Mi piace vederli distruggere le porte delle classi e battere la testa negli spigoli mentre vengono spinti dai loro compagni. Mi passa il tempo velocemente.
In passato, ho lavorato con studenti adulti stranieri di tutte le nazionalità e classi sociali. Ma non ero così ben motivata. Era noioso. Nessuno mai, dalla prostituta, all'ambasciatore, dallo spacciatore all'ingegnere nucleare mi trattavano così. Il tempo passava lento e tranquillo. Mamma mia......
Nemmeno un'offesina, neanche minima: che monotonia! Nemmeno gli omaccioni agli arresti domiciliari mi massacravano di sberleffi. No, non potevo andare avanti.
Così, ora sono qui. E mia mamma dice che è bene che ci rimanga più possibile. Dice che non devo neanche immaginare di lasciare e cercare altro. E poi, perchè farlo? E' universalmente noto che siamo nati per soffrire.
La mia conclusione: ma poi, alla fine, andrò in Paradiso? O finirò in altri luoghi, circondata ancora dalle urla e stridor di denti (citazione) degli alunni?
Valutazione: 10/50
Voto: 4
Giudizio: si vede che hai studiato, ma non ti applichi.
La notte con i fumetti
In occasione di Lucca Comincs and Games, alcuni palazzi della città, di sera, sono stati coperti dalle immagini proiettate di personaggi di fumetti o video giochi.
E' molto suggestivo vedere questi giganti luminosi appena alzi gli occhi.
E poi, alcuni artisti si sono esibiti per le strade.
martedì 6 novembre 2012
Storia di Arturo Paoli
LE PAROLE DI ARTURO PAOLI
Incontro tra il sacerdote e la popolazione
Qualche pomeriggio fa, si è svolto, nell'Auditorium Boccherini, in piazza del Suffragio, a Lucca, un incontro tra Fratel Arturo Paoli e i suoi concittadini.
L'incontro è stato organizzato dalla Fondazione Banca del Monte, il cui Presidente, Alberto Del Carlo, ha presentato la figura e l'opera dell'anziano sacerdote, insieme al Professor Soave, dell'Università di Torino e a Julio Saquero, argentino, testimone diretto dell'opera di Don Arturo. Silvia Pettiti, curatrice della Fondazione "Arturo Paoli", di Lucca, ha moderato l'incontro.
Arturo Paoli, sacerdote e missionario, compirà 100 anni il prossimo 30 novembre ed ha una esperienza di vita lunga e piena di eventi, anche molto dolorosi. Nonostante la sua età conserva una lucidità ed una forza che colpiscono non appena lo si sente parlare.
Un libro
Durante l'incontro di ieri è stata presentata una riedizione di un testo importante di cui Paoli è autore: "Dialogo della Liberazione", scritto nel 1966 durante la sua missione nei sobborghi più poveri di Buenos Aires. Questo testo è considerato da molti uno dei suoi scritti tra le cui parole si capisce il pensiero più profondo del sacerdote sui temi dell'emarginazione, della lotta per la liberazione dalla povertà e per l'affermazione dei diritti della persona.
Chi è Arturo
Arturo Paoli, sacerdote controcorrente, ha pagato in prima persona per le sue idee. Negli anni '50 e '60, venne infatti non compreso dalla Chiesa istituzionale ed allontanato e costretto a compiere la sua opera in condizioni veramente estreme. Quegli anni lo vedono, infatti, sacerdote sulle navi che portavano gli immigrati dall'Europa al Sud-America e poi nel deserto algerino. Venne in seguito inviato in Argentina, dove si trovò in contatto con una realtà che andava ben oltre la povertà. Qui iniziò la sua collaborazione anche con il Vescovo argentino Enrique Angelelli, voce importante della Chiesa oppositrice alla dittatura. Il Vescovo, però, morì in un incidente (le cui cause non furono mai chiarite) e Arturo fu costretto a lasciare il paese, in quanto il suo nome fu inserito in una lista di "soggetti pericolosi" ed accusato di traffico d'armi con il Cile. Si salvò la vita, trovando rifugio in Venezuela e poi in Brasile. Alcuni suoi confratelli rimasti in Argentina, però, scomparvero e rimangono ancora nelle lunghe liste dei Desaparecidos.
Arturo Paoli oggi
Dal 2006 è tornato nella nostra città, dove risiede in una abitazione che lui ha deciso di aprire a gruppi e singoli che vogliano iniziare un percorso spirituale.
Malgrado gli anni, Arturo è ancora disponibile a dialogare con tutti.
Nel 2006 ha ricevuto la Medaglia d'oro al Valor Civile dal Presidente della Repubblica Ciampi per la sua opera in difesa degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
Nel dicembre 2011 è stato inaugurato il "Fondo documentazione Arturo Paoli" a Lucca, dove si trova una raccolta di immagini, video e scritti del sacerdote.
Le parole di Arturo
Il suo breve intervento di ieri è stato molto incisivo per i presenti. La sua voce, all'inizio tremula, è diventata forte quando ha affrontato temi attuali.
Ha esordito con queste parole. "La mia vita, forse, non è compresa del tutto. Il messaggio evangelico è intrinsecamente politico. La Chiesa - ha continuato - vede solo il Cristo mistico, ma la cosa essenziale è "amorizzare" il mondo. Dobbiamo, cioé, cambiare il nostro atteggiamento nel mondo e nei confronti degli altri. Oggi le persone sono distratte dalla tecnologia e da uno stile di vita individualista e materialista. E' per questo che nella mia vita mi sono occupato di politica."
La politica di cui parla Don Arturo non è quella, naturalmente, alla quale assistiamo impotenti negli ultimi anni. E' una politica, spiega, indirizzata verso la giustizia e l'uguaglianza sociale, dove i cittadini possano prendere parte attiva.
"Ma", - prosegue Paoli, con un tono di voce più incisivo - "gli italiani, in questa crisi, dormono e la Chiesa pensa all'Aldilà. Io non sono un uomo agitato ma trafitto da quello che vedo. La mia consolazione la trovo nella preghiera, nel dialogo, nell'amicizia. Dio ci vuole bene ma ci vuole diversi. Bisogna evitare sempre la violenza ma, nel contempo, essere anche capaci di alzare un grido di protesta quando è necessario. E' possibile cambiare questa miseria."
Dunque, le sue parole non hanno risparmiato critiche per nessuno. Ha cercato di risvegliare gli animi dei presenti e lo fa quotidianamente con chi vuole avvicinarlo. E' riuscito ad emozionare, a dare una scossa, senza accusare nessuno, ma indicando una possibile via. Forse, l'unica.
Cristina
sabato 3 novembre 2012
Una città colorata - Comics and Games
Anche quest'anno la città, fino a domani, è stata presa d'assalto dai fans dei fumetti, dei giochi e del travestimento.
Girovagando per le strade del centro c'è una folla di persone (soprattutto giovani) con costumi che si ispirano a personaggi dei fumetti e dei cartoni.
Una ventata di colore e allegria per una città "sobria" come Lucca.
Questa folla, secondo me, dimostra anche che l'Italia ha ancora voglia di giocare ed inventare, nonostante tutto quello che succede.
Ecco alcuni scatti dei Cosplayers.
Girovagando per le strade del centro c'è una folla di persone (soprattutto giovani) con costumi che si ispirano a personaggi dei fumetti e dei cartoni.
Una ventata di colore e allegria per una città "sobria" come Lucca.
Questa folla, secondo me, dimostra anche che l'Italia ha ancora voglia di giocare ed inventare, nonostante tutto quello che succede.
Ecco alcuni scatti dei Cosplayers.
giovedì 1 novembre 2012
RICETTE DELLO SRI LANKA
Sri Lanka
Antipasto: APPA
INGREDIENTI: farina di riso, farina, lievito di birra, latte di cocco (oppure latte di cocco in polvere più acqua), zucchero, uova, sale
PREPARAZIONE: Frullare il latte di cocco. Ammollare il riso in acqua calda. Aggiungere lo zucchero di canna, il lievito di birra e il sale e frullare. Aggiungere poi la farina e le uova. Lasciare lievitare 3 o 4 ore; fare poi delle “simil crepes” con dei tegamini antiaderenti semisferici per ottenere delle scodelle..
Primo: KIRIBATH
INGREDIENTI: riso, latte di cocco, sale
PREPARAZIONE: Lavare il riso. Mettere al fuoco con acqua fredda il riso con il sale. Cuocere con l’acqua ad assorbimento. Condire con latte di cocco e sale mantecando il riso. Scodellare il riso su un piatto unto e compattare con altezza uniforme di circa 40 mm. Dividere in porzioni rettangolari.
Secondo: Carne di maiale in umido
INGREDIENTI: maiale, pomodoro, aglio, cipolla, karapintia, rampe, curry, goraca, peperoncino in polvere, pepe, sale.
PREPARAZIONE: Mescolare il maiale tagliato a dadini con la cipolla, la karapintia, la curcuma, il cardamomo, chiodi di garofano, goraca, peperoncino in polvere, cannella in polvere, sale. Cuocere in padella con olio caldo per 10 minuti, poi aggiungere il pomodoro a pezzi e acqua per la cottura, oppure latte per rendere il tutto meno piccante.
VADE’: polpette con lenticchie
INGREDIENTI: lenticchie rosse, cipolle, aglio, karapintia, rampe, peperoncino, 2 uova, sale.
PREPARAZIONE: Mescolare le lenticchie già ammollate con le cipolle. Aggiungere la karapintia, peperoncino, sale, aglio, curcuma. Tritare il tutto con roboto da cucina. Aggiungere le uova. Fare le polpette schiacciate per favorire la cottura. Friggere in abbondante olio.
Condimento per Kiribath e Appa: SINISAMBOLA
INGREDIENTI: 2 kg di cipolle, aglio peperoncino tritato e in polvere, tamarindo, cardamon, garofano, olio, rampe, karapintia, cannella in polvere, sale, pesce affumicato.
PREPARAZIONE: Mescolare cipolle aglio, pesce affumicato, peperoncino tritato e in polvere e cannella in polvere. Lavare, ammollare e spezzettare il tamarindo con le mani fino alla consistenza di una marmellata. Saltare poi in padella con olio caldo. Aggiungere la curcuma. Cuocere per 15 minuti e aggiungere il tamarindo. Poi aggiungere lo zucchero e caramellare.
Dolce: VATALAPPAM (per 25-30 persone)
INGREDIENTI: zucchero di palma 500 gr. tagliato fine, latte di cocco, 15 uova, 100gr anacardi, cardamomo (una manciata di semi), una manciata di zucchero di canna.
PREPARAZIONE: Sbattere le uova, aggiungere lo zucchero di palma, poi lo zucchero di palma e sbattere ancora,. Lavare il cardamomo e tostare. Aggiungere latte di cocco e un pizzico di sale. Sbattere. Pestare il cardamomo tostato e aggiungere al composto. Aggiungere gli anacardi e versare il tutto nella teglia. Infornare a bagnomaria coperto con alluminio a 160°. A metà cottura aggiungere gli anacardi.
Antipasto: APPA
INGREDIENTI: farina di riso, farina, lievito di birra, latte di cocco (oppure latte di cocco in polvere più acqua), zucchero, uova, sale
PREPARAZIONE: Frullare il latte di cocco. Ammollare il riso in acqua calda. Aggiungere lo zucchero di canna, il lievito di birra e il sale e frullare. Aggiungere poi la farina e le uova. Lasciare lievitare 3 o 4 ore; fare poi delle “simil crepes” con dei tegamini antiaderenti semisferici per ottenere delle scodelle..
Primo: KIRIBATH
INGREDIENTI: riso, latte di cocco, sale
PREPARAZIONE: Lavare il riso. Mettere al fuoco con acqua fredda il riso con il sale. Cuocere con l’acqua ad assorbimento. Condire con latte di cocco e sale mantecando il riso. Scodellare il riso su un piatto unto e compattare con altezza uniforme di circa 40 mm. Dividere in porzioni rettangolari.
Secondo: Carne di maiale in umido
INGREDIENTI: maiale, pomodoro, aglio, cipolla, karapintia, rampe, curry, goraca, peperoncino in polvere, pepe, sale.
PREPARAZIONE: Mescolare il maiale tagliato a dadini con la cipolla, la karapintia, la curcuma, il cardamomo, chiodi di garofano, goraca, peperoncino in polvere, cannella in polvere, sale. Cuocere in padella con olio caldo per 10 minuti, poi aggiungere il pomodoro a pezzi e acqua per la cottura, oppure latte per rendere il tutto meno piccante.
VADE’: polpette con lenticchie
INGREDIENTI: lenticchie rosse, cipolle, aglio, karapintia, rampe, peperoncino, 2 uova, sale.
PREPARAZIONE: Mescolare le lenticchie già ammollate con le cipolle. Aggiungere la karapintia, peperoncino, sale, aglio, curcuma. Tritare il tutto con roboto da cucina. Aggiungere le uova. Fare le polpette schiacciate per favorire la cottura. Friggere in abbondante olio.
Condimento per Kiribath e Appa: SINISAMBOLA
INGREDIENTI: 2 kg di cipolle, aglio peperoncino tritato e in polvere, tamarindo, cardamon, garofano, olio, rampe, karapintia, cannella in polvere, sale, pesce affumicato.
PREPARAZIONE: Mescolare cipolle aglio, pesce affumicato, peperoncino tritato e in polvere e cannella in polvere. Lavare, ammollare e spezzettare il tamarindo con le mani fino alla consistenza di una marmellata. Saltare poi in padella con olio caldo. Aggiungere la curcuma. Cuocere per 15 minuti e aggiungere il tamarindo. Poi aggiungere lo zucchero e caramellare.
Dolce: VATALAPPAM (per 25-30 persone)
INGREDIENTI: zucchero di palma 500 gr. tagliato fine, latte di cocco, 15 uova, 100gr anacardi, cardamomo (una manciata di semi), una manciata di zucchero di canna.
PREPARAZIONE: Sbattere le uova, aggiungere lo zucchero di palma, poi lo zucchero di palma e sbattere ancora,. Lavare il cardamomo e tostare. Aggiungere latte di cocco e un pizzico di sale. Sbattere. Pestare il cardamomo tostato e aggiungere al composto. Aggiungere gli anacardi e versare il tutto nella teglia. Infornare a bagnomaria coperto con alluminio a 160°. A metà cottura aggiungere gli anacardi.
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