domenica 18 novembre 2012

COPIARE

Altra pagina dell'avventura scuola.
Durante la settimana appena passata ho avuto modo di assistere in prima persona (ma ora posso vedere la situazione quasi dall'esterno) ad alcuni eventi.
Una mattina il vice-preside mi ha chiamato per dirmi che un genitore di una alunna di una terza (media) gli era andato a dire che, nella classe della figlia, alcuni compagni avevano copiato durante la verifica. Il vice preside mi dice di fare attenzione.
In un'altra classe, alla fine dell'ora e della mattinata, un paio di alunne mi avvertono che alcuni loro compagni avevano copiato durante la verifica.
Così, decido di partire, nella valutazione, da 9 anzichè da 10. Fatto non gravissimo, poichè molti insegnanti lo fanno regolarmente.
Allora, un paio di giorni dopo, il Preside mi chiama per dirmi che c'è una mamma di un ragazzino di una delle terze in cui ero partita da 9 nella valutazione. Vuole parlarmi. E' arrabbiata perchè io ho punito tutta la classe e non va bene. Dovevo coglierli sul fatto e non fidarmi di ciò che dicono altri genitori e ragazzi. Naturalmente, dice lei, suo figlio non ha copiato. Il Preside, per fortuna, mi difende.
Durante il ricevimento dei genitori, alcuni di loro mi dicono che l'anno scorso, con l'altra insegnante, i ragazzi copiavano facilemente, perchè lei si distraeva. I ragazzi, boh, dicono che gli lasciava libri e quaderni sul tavolo.
Durante la scorsa verifica sono riuscita a "beccare" un ragazzetto che si era fatto scrivere la verifica dal compagno: gli ho dato 3.

Allora, dove sta la verità? E qual è la linea da seguire?
Li devo far copiare tutti? Li devo punire?

Ai genitori l'ardua sentenza.

Cristina



5 commenti:

  1. Penso che tu abbia fatto la cosa giusta così saranno gli stessi alunni che non faranno più copiare. Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La prossima volta devo guardarli fissi e magari togliere tutto anche da sotto i banchi. O anche perquisirli..... :-) Ciao, Cristina

      Elimina
  2. La tua è una bella domanda! Mi ricordo quando andavo a scuola, io ero brava, tra le prime della classe, tuttavia qualche volta durante i compiti o anche all'interrogazione capitava che mi mancasse un'informazione, un piccolo vuoto, senza il quale mi sembrava di non poter andare avanti, un'unico buco colmato il quale avrei potuto proseguire senza problemi. Quindi in qualche modo cercavo di ottenerla oppure, se era troppo rischioso, rinunciavo dovendomi accontentare di un voto inferiore e rodendomi di rabbia per quel vuoto mentale. Copiare in generale non è giusto, perchè chi studia merita il riconoscimento rispetto a chi ha preferito fare altro, far copiare in generale non è giusto di conseguenza, tuttavia c'è quella zona grigia, nella quale si colloca il mio esempio, che un insegnante non dovrebbe ignorare, per quanto possibile dovrebbe cogliere controllando eventuali blocchi degli alunni e dare lo spunto (non il suggerimento) per proseguire e squarciare quel vuoto. Certo, se uno posa la penna sul banco dopo i primi cinque minuti è chiaro che non sa un tubo e qualunque "spunto" sarebbe quasi inutile, anche se va comunque dato.

    RispondiElimina
  3. Un'altra cosa: metti in conto che "i bigliettini" se li fanno anche i secchioni e in qualche modo tra i banchi sembrano leciti, proprio perchè magari sono degli spunti o solo quelle piccole parti che uno non ha studiato o non si ricorda bene. I libri aperti, sopra o sotto i banchi, non sono minimamente ammissibili però!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Fatima. Grazie per i lunghi commenti. Sicuramente non avevano i libri e quaderni sul banco.....forse bigliettini.....A molti ho tolto i libri da sotto i banchi. E, la prossima volta, devo mettere i "copioni" davanti a me...Anch'io a volte mi facevo dei bigliettini, ma spesso non riuscivo a leggerli. E poi, aver fatto il bigliettino mi aveva aiutato molto a memorizzare. Tanto che non mi servivano più. Buona serata. A presto, Cristina

      Elimina

Un tuo commento é un segno di interesse e vicinanza. Grazie per esprimere la tua opinione. :-)