venerdì 30 marzo 2012

FOTO, foto.

Qualche altra foto senza tema: tema libero.
 Lucca: luna sul filo

Lucca: luna e semaforo

luna gigante

Montecarlo (Lu): "1984" a teatro

San Sepolcro, un eremo (Ar): pietra dove ha dormito San Francesco

Anghiari (Ar)

San Romano (Lu): lampioni al tramonto

Cinque Terre (Sp): galleria per raggiungere uno dei paesi

martedì 27 marzo 2012

Harry ti presento Sally - Scena Finale - YouTube

Harry ti presento Sally - Scena Finale - YouTube

Sicuramente molti hanno visto questo film, uscito una ventina d'anni fa. Lo volevo condividere con tutti perchè è uno dei miei preferiti. Lo guardo ogni volta che ho bisogno di consolazione.
Secondo me, racconta in modo straordinario e sensibile la nascita di un'amicizia che poi diventa la base dell'amore. I temi vengono descritti in modo ironico, dolce e realistico.
Per me, la scena che vedete, contiene una delle più belle dichiarazioni d'amore che il cinema abbia mai mostrato. Devo ammettere, che anch'io avrei voluto (e non ho ancora perso totalmente le speranze.....) ricevere una dichiarazione del genere. Ma soprattutto, arrivare ad essa con lo stesso percorso dei due meravigliosi protagonisti.
Se avete dimenticato o non visto il film, ve lo consiglio.
Cri

venerdì 23 marzo 2012

18

Numero sfortunato il 18?
Ci creerà un gran casotto?

C'era un uomo che aveva un cappotto,
e lo ha venduto in cambio di pan cotto.

E una signora che aveva due anelli,
li ha scambiati oggi per due naselli.

Un omino con una piccola pensione,
si è fatto arrestare e portare in prigione.

Un operaio, ieri, stanco e depresso,
è salito su un traliccio, in tono dimesso.

Una commessa di un grande magazzino,
è stata licenziata dalla sera al mattino.

Un padre, con moglie e tre figli,
ha dovuto scambiarli stasera per tre conigli.

Un dottore del pronto soccorso,
è diventato stamani un pirata corso.

Insomma, vale per tutti un solo motto:
che fine facciamo senza l'articolo diciotto?









domenica 18 marzo 2012

Caparezza ft. Tony Hadley - GOODBYE MALINCONIA (video ufficiale) - YouTube

Caparezza ft. Tony Hadley - GOODBYE MALINCONIA (video ufficiale) - YouTube

Metto questa canzone che fotografa, in modo piuttosto preciso, le emozioni di molti italiani in questo momento. Caparezza ha messo in musica la situazione politico-sociale italiana attuale. In compagnia di Tony Hadley dei mitici Spadau Ballet.

IL RICORDO DI BERENICE - settima puntata

Si avvicinava il giorno e lui aveva cercato di distrarsi in tutti i modi, per non fissare la sua mente solo su cosa lo aspettava.
Ma quella porta lo fissava, lo chiamava. A tratti ricordava come si erano svolti i fatti, ma era tanta la potenza di quel ricordo che, subito dopo, la sua mente cercava di espellerlo. E vi riusciva.
C'erano voluti anni, ma era riuscito a tenere sotto controllo la sua parte violenta. Aveva lavorato molto su se stesso. Aveva faticato molto a controllarsi. Non sapeva nemmeno lui come ce l'aveva fatta. O forse sì. Si era annientato, nei sentimenti e nel corpo, vivendo una vita anonima e insignificante. Ma quelle sue abitudini, quella routine, lo avevano salvato.
Ma i suoi sogni erano spesso occupati da ricordi avvelenati.

Arrivò, finalmente, il giorno dell'appuntamento. Sabato.
Lui si alzò di buon ora, fece colazione, dette da mangiare a Peppe, lavò subito la sua tazza. Era nervoso, ma faceva di tutto per frenarsi. Ma sapeva, in cuor suo, che non sarebbe stato facile. La sua parte irrazionale gli imponeva di fare quello che non avrebbe voluto.
D'improvviso, sentì l'impulso inarrestabile di tornare ad aprire la porta. Si diresse verso la stanza, girò la chiave ed aprì. Il letto era candido, la stanza semi-buia. Accanto al letto un armadio chiuso a chiave. Tocco il legno levigato dell'armadio e girò la sua chiave: era tutto a posto.
 Tutto pronto. - pensò il suo io istintivo.
Il terrore lo afferrò alla gola. Per un momento il Mario abitudinario e insignificante vacillò. Sentì che la testa gli girava. L'energia di quella stanza gli toglieva quella misera lucidità che gli rimaneva.
Chiuse l'armadio e uscì di corsa. Si sedette e aspettò di riprendersi.

Un'ora dopo, era in strada, diretto alla botteghina di alimentari poco distante da casa sua. Comprò alcune cose per la cena. Tutto procedeva bene. Nel migliore dei modi.
La donna avrebbe dovuto telefonargli verso mezzogiorno, per confermare la sua presenza e per sapere come arrivare a casa sua.
A mezzogiorno spaccato, il telefono squillò. Lei, cinguettando, lo salutò e richiese gli ultimi dettagli per arrivare lì.
Mario fu cordiale, per quanto il suo carattere glielo permettesse. La donna si disse felice di quell'incontro.
Mario attaccò la cornetta con lentezza. Si sedette accanto alla finestra, con la faccia tra le mani e pianse.

mercoledì 14 marzo 2012

Un pomeriggio di sole alla fattoria

Qualche giorno fa sono andata con i miei nipoti ad una fattoria didattica che si trova nella periferia di Lucca, che si chiama "Fili d'erba" (o "Tra fili d'erba"...non sono più sicura). Io c'ero già stata e mi era piaciuta molto. Davvero io vorrei vivere in un posto così e stare con animali, piante, verdure. I nipoti la conoscevano perchè ce li aveva portati la loro scuola, ma si sono (ci siamo!!) divertiti tutti tanto a dar da mangiare agli animali, a vedere i cuccioli, a respirare l'aria della campagna. Quasi una terapia....(senza il "quasi").












lunedì 12 marzo 2012

Elisa - Almeno tu nell'Universo - YouTube

Elisa - Almeno tu nell'Universo - YouTube

Volevo mettere nel blog questa canzone nella versione di Elisa già da un po'.
Il testo è splendido e la voce di Elisa, come quella di Mia Martini che lo ha interpretato precedentemente, sono meravigliose.
Le immagini che si vedono qui sono di Elisa e del film di cui la canzone faceva parte, come colonna sonora. Mi pare che il film, visto anni fa, si chiami "Ricordati di me". Film bello ed amaro sulla vita quotidiana. Da vedere.
Cristina

domenica 11 marzo 2012

VILLA REALE - Lucca

A pochi chilometri da Lucca troviamo una delle ville storiche più belle ed imponenti.
La villa è privata ma si può visitare il bellissimo parco. Come ho fatto io oggi con uno splendido sole.














IL RICORDO DI BERENICE - sesta puntata

I giorni che dovevano passare per arrivare a quella data sembravano a Mario infiniti. Una frenesia si era impadronita di lui e stava impazzendo per capire come avrebbe fatto a riempire quel tempo.
Ma cominciò, di nuovo, con il mettere ordine nelle sue stanze fredde e polverose. La polvere del tempo in cui lui non aveva vissuto.
Erano passati anni da quel maledetto giorno e molte cose erano rimaste come erano allora. Non aveva osato cambiare niente. E non ne avrebbe avuto nemmeno la forza.
Ma dei cambiamenti, suo malgrado, c'erano stati. La sua salute non era stata più la stessa. La sua mente non aveva più la lucidità di un tempo.
Aveva come dei buchi neri nei ricordi. Rimuoveva alcune cose, così come aveva rimosso l'incidente.
Solo il volto di Berenice, quello sì, quello lo ricordava bene.
Alcune giornate erano, invece, state avvolte nel buio dell'oblio.
In ogni caso quelle giornate furono dedicate alla sua casa dall'aria stantia. Voleva riassettare tutto. Eccetto quella stanza che era rimasta chiusa da anni. Lì entrava solo nei momenti di disperazione, quando tutto sembrava precipitare.
Il più delle volte sembrava non ricordare nemmeno che la stanza fosse lì. E non sapeva più cosa contenesse.
Iniziò dalla sala, dove conservava i ricordi più intimi, come la foto.
Rovistando nei cassetti del comò si ritrovò in mano anche quella preziosa scatolina in legno che da tanto non toccava. Aveva la forma di un portagioie. Per lui era sempre stato un oggetto prezioso che nessuno doveva vedere.
Lei vi conservava le sue cose più care e lui, ad oggi, non ricordava più cosa contenesse.
La guardò fisso e un lampo illuminò la parte nera della sua memoria. Passò come un lampo un'immagine di una donna distesa su un letto. Il sangue le macchiava la camicia da notte. Gli occhi aperti fissavano il soffitto. La sua bocca, mezza aperta, faceva vedere i suoi denti brillanti. Le mani conserte davanti a sè.
No!!!!! Quella visione spezzò il suo cuore. E si ricordò in un attimo cosa conteneva quella scatolina.
Si affrettò a riporta nel cassetto. Lo chiuse a chiave e bevve  un bicchierino di liquore. Così, per dimenticare.
Il giorno dopo si alzò, completamente immemore di quello che aveva ricordato.
Dette da mangiare a Peppe e fece colazione, come sempre.

mercoledì 7 marzo 2012

FOTO LIBERE


sera solitaria


ricordi


il principe azzurro


il mondo gira


american graffiti


quel che resta di noi


sono qui


eleganza