venerdì 16 settembre 2011

In attesa di giudizio........

Beh, come ho già detto in altri post, sono un'insegnante precaria.
In questi giorni molti di noi siamo in attesa accanto al telefono di una chiamata da una scuola qualunque che ci dia una supplenza. Il telefono diventa così mezzo essenziale per il lavoro. E se non sei raggiungibile?, mi domando....E se il telefono si rompe improvvisamente?
Comunque, volevo far sapere ai non addetti ai lavori che ieri ho telefonato ad un sindacato per avere delucidazioni sulla situazione e mi hanno detto che le graduatorie che abbiamo dovuto rinnovare durante l'estate (sempre in estate, così è più comodo......), non sono ancora disponibili e ufficiali.
Infatti, vado sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione (o Distruzione) e mi rendo conto.
Allora?, domando io.
Beh, risponde la segretaria, per ora attingono da quelle vecchie, poi le altre saranno disponibili alla fine di ottobre.....
Ma come è possibile?, dico io.....
Lei mi ha detto che alla fine di ottobre gli insegnanti "aventi diritto" che non sono stati chiamati ora, andranno a sostituire quelli che hanno preso servizio da ora....
Un caos.
E poi, si può fare? Una volta che hai fatto un contratto a un insegnante, come lo rompi? Boh?
Fatto sta che i ragazzi potrebbero di nuovo cambiare insegnante verso novembre...
E la continuità? E il rapporto con i ragazzi? E la serietà della scuola? Il rispetto per il lavoro svolto?
Chi ha creato un sistema del genere?
Molti dei miei colleghi hanno cambiato di nuovo scuola o non sono ancora stati chiamati, nonostante negli anni scorsi fossero già a lavoro o lo stessero per cominciare....
La scuola e la figura dell'insegnante si stanno sgretolando sempre più.
Quale studente o famiglia potrà instaurare un rapporto con un insegnante che dopo qualche mese non c'è più? Come potrà prendere sul serio il suo operato?
Chi vuole tutto questo? E soprattutto, perchè?
Molti amici che non fanno questo lavoro mi domandano perchè ogni anno i propri figli cambiano insegnanti.
Non so che rispondere.
Se non che il nostro è un paese incivile.

ps. E parla una persona che è nella scuola pubblica solo da due anni......




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