Questo nuovo, strano cittadino,
non aveva motivo di litigare con il vicino.
Anzi, lo aiutava nei lavori di giardino
e lo invitava a parlare davanti ad un bicchiere di vino.
E siccome tutte le sue cose andavano lisce,
faceva pure attraversare le persone sulle strisce.
Quando costui andava alla posta,
faceva la coda con pazienza, senza sosta.
E se qualche automobilista era agitato,
non gli spaccava la testa con un pennato.
Che strano cittadino, non tipico, è certo.
Mi creava, nel vederlo, un certo sconcerto.
Io e gli altri cittadini non siamo abituati
a vedere personaggi giusti ed educati.
Così mostrai sorpresa estrema e sincera,
vedendo che non si lamentava nella solita maniera.
Anzi, faceva grandi sforzi e lavoro duro,
per cercare di creare un onesto e positivo futuro.
E, per giunta, aveva deciso di aiutare le vecchiette,
dopo che erano state derubate delle loro pensioni e biciclette.
Ma chi era questo apparente cittadino normale?
Un Superman o una creatura virtuale?
O forse mi sono sbagliata nell'interpretazione:
era solo uno che non amava la finzione.
Uno che preferiva andare al supermercato,
senza mettersi a rubare pasta e gelato.
La morale è ancora la stessa e sempre quella:
vogliamo che i cittadini costruiscano una società più bella?
Cristina
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