lunedì 6 febbraio 2012

IL RICORDO DI BERENICE - giallo a puntate (prima puntata)

Mario era un uomo tranquillo. Si potrebbe dire "un tipo posato".
Abitava in un condominio di periferia, in una zona tranquilla quanto desolata.
I suoi vicini, nonostante gli anni ivi passati, lo conoscevano appena.
Se qualcuno li avesse mai intervistati, su di lui avrebbero potuto dire che era un uomo di mezza età, nè brutto nè bello, non sposato. Donne: poche o nessuna. Amici: idem.
Insomma, il classico uomo silenzioso, mite, che, ai più, poteva apparire trasparente.
La sua unica compagnia vivente era un canarino. Uno solo, come lui.
Il suo appartamento era arredato con la mobilia lasciatagli dagli anziani genitori, ormai morti da tempo. All'entrare nella sua abitazione si respirava un'atmosfera che sapeva di chiuso, di muffa e di solitudine. Ecco perchè i suoi conoscenti non amavano andarlo a trovare ed i suoi vicini evitavano perfino di chiedergli aiuto.
Un uomo senza storia. Un uomo con un vago futuro davanti.
Aveva un'unico svago: andare a passeggiare tutti i giorni alle tre sulle Mura della sua città. Lucca.
Prendeva la sua macchina grigiastra, che risaliva ad una ventina di anni prima e, dopo meticolosa preparazione, partiva alla volta della sua passeggiata giornaliera. In compagnia di Peppe, il canarino, che lo accompagnava nella sua gabbietta. Non sarebbe mai partito senza. Un po' per paura, un po' per abitudine.

Era un lunedì. Erano le tre meno un quarto quando si stava preparando ad uscire, quando gli cadde l'occhio su una vecchia foto che si trovava in un cassetto di un tarmito comò, che non apriva da anni. Le mani percorsero la superficie liscia ed ingiallita di una foto. Una donna con un cane stava seduta su una sedia, in un salotto. I suoi occhi lo guardarono. Un ricordo gli attraversò la mente, ma non fece in tempo a fermarlo. La donna era in abiti eleganti, in posa, proprio per farsi fotografare. Portava una collana di perle e scarpe con un fiocco sul davanti. I capelli ondulati raccolti sul dietro. Mario ripercorse nella memoria le vicende ma decise di ricacciarle indietro. Così come la foto, che rimise, con mano malferma, nella sua scatola. Chiuse il cassetto del comò e uscì. Con Peppe.

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