sabato 16 aprile 2011

La prescrizione - riflessione semi-seria.....

Vista l'attualità di questa parola, in Italia, negli ultimi mesi, settimane, giorni, ore e minuti, ho deciso di scrivere qualcosa in proposito.
Vorrei partire, però, dalla citazione dal mio dizionario di Italiano (Devoto-Oli) dedicata a questa parola.
Cito: "Nel linguaggio giuridico, estinzione di un diritto nel caso che il titolare non lo eserciti entro il terrmine stabilito dalla legge". "Prescrizione della pena: estinzione del diritto di punire un reato o di applicare una pena".
Beh, chiarito bene il significato di quello che sta succedendo in questi giorni e della gravità che la legge, se verrà approvata, rappresenta, ho pensato, da un altro punto di vista, alle sue conseguenze.

Potremo proporre le seguenti diramazioni accessiorie alla legge, una volta approvata.

- prescrivere il matrimonio, una volta che uno dei due componenti non voglia più avere il diritto ad essere coniugato (senza passare da tribunali o altro)
prescrivere l'essere cittadino del nostro paese,, se non ne abbiamo più voglia  in caso ci si sia stufati, e fare stato indipendente, con leggi proprie.
- prescrivere il diritto di votare (magari in massa)
prescrivere il diritto di libertà di opinione, nel caso non si voglia più parlare di niente, con nessuno (nemmeno in caso di crimini di varia natura)
- prescrivere il diritto di riposarsi in alcuni giorni della settimana in modo che ognuno possa lavorare a qualunque ora del giorno e della notte, facendo qualsiasi cosa.
- prescrivere il diritto al lavoro, decidendo (in massa sarebbe meglio) di smettere di lavorare e produrre.
- prescrivere il diritto all'assisenza sanitaria, in modo che ognuno possa morire subito, in malo modo e, soprattutto, come gli pare.
- prescrivere il diritto ad essere difesi in caso di incriminazione più o meno meritata. Che ognuno si difenda da solo come meglio creda.
-  prescrivere il diritto allo studio. Cresciamo sani e ignoranti ed torniamo a lavorare in miniera.
- prescrivere il diritto alla protesta e alle manifestazioni. Tanto, decide sempre qualcun altro. Oppure, ognuno decida da sè, come vuole.

La lista potrebbe cotinuare. Ma basta così.
Andiamo a prescrivere ciò che più ci disturba. Il precedente ce lo abbiamo!!!
E se ci convocano il tribunale: rimandiamo con  tutte le scuse possibili!!!!

Allora:    VIA!!!!!!!!!!!

Cristina





                                              

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