giovedì 31 marzo 2011

"La corsa"

Correre, scappare, camminare, affannarsi.
Preoccuparsi, litigare, offendersi.
Piangere, violentare, rubare,
Strisciare, soffrire, subire.
Ostacolare, truffare, ingannare.

Perchè?

La corsa non è lunga.
Il cammino non semplice.
Le certezze poche.
Le montagne, le salite, il freddo, l'afa.

Perchè aggiungere altre insidie alla corsa?

Lasciamoci andare, lasciamo andare le cose, le persone, i rimorsi.
Lasciamo andare i sensi di colpa, il rancore, la tristezza, la noia, il brutto.

La corsa rallenta, si fa cammino, si fa scoperta.
Sulla stradina, sul sentiero, a volte, un fiore.
Sulla salita, sul ciglio della strada, a volte, un riparo.
Nella notte, sotto le stelle, soli, a volte, un gatto randagio,
un cerbiatto, un riccio.
Sotto il sole a picco, a volte, un albero.
Nella pioggia, una caverna.

La corsa poi, giunge al termine.
Cosa ci rimane? Cosa è stato imparato?
Cosa ricordo? Cosa ho dimenticato?
Ho sbagliato? Non so. Forse.

Ma ho provato. Non è stato facile arrivare e ho cercato di non farlo.
Non si può ricominciare a correre.
Al di là, il precipizio. Dietro, il ricordo e qualche viso.

Cristina


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