lunedì 14 aprile 2014

Favole brevi e rivisitate

La brutta addormentata nel bosco

C'era una volta una ragazza, figlia di due operai. Era bruttina e con gli occhiali. Un sortilegio la fece cadere in un sonno profondo. Avrebbe potuto risvegliarsi solo con un bacio di un giovane innamorato. Dormì per quasi 10 anni. Si svegliò da sola quando l'effetto del sortilegio svanì.

Biancanebbia e i sette nani

Era una dolce ragazza, dai capelli color dell'ebano e le guance color pesca. Un giorno una strega cattiva, invidiosa della sua bellezza, ordinò che un cacciatore la uccidesse. Il cacciatore la portò in un folto bosco, dove incontrarono 7 piccoli nani. I piccoletti proposero uno  scambio: pagarono il cacciatore per avere Biancanebbia. Avevano bisogno di una contorsionista per il circo in cui lavoravano. Il cacciatore accettò ben contento e visse ricco e felice.

Cenerentolalalà.

Dopo anni passati a pulire, stirare, rammendare, una giovane e bellissima ragazza decise, con l'aiuto di una fatina buona, di partecipare ad un gran ballo, organizzato dal Principe. La fatina, magicamente, le fece apparire un vestito meraviglioso, delle scarpine di cristallo e una carrozza trainata da cavalli bianchi. Cenerentolalalà andò al ballo felice. Ballò per tutta la sera con il Principe. Ma poco prima di mezzanotte dovette scappare perché l'incantesimo stava per finire. Fuggì perdendo una delle sue scarpine. Il Principe rimase al ballo e invitò un'altra ragazza ancor più bella, con cui si sposò una settimana dopo. I domestici buttarono via la scarpetta. Riciclandola insieme a vetro e plastica.

Pin Occhio

Era un burattino creato dalla fantasia di suo "padre": Geppetto. Il povero falegname lo fece studiare, gli preparò vestitini di carta, lo curò e lo sfamò. Pin Occhio, dispettoso, marinava la scuola, andando dietro a brutte compagnie. Ma la fatina buona lo convinse, alla fine, a comportarsi bene e lo trasformò in un bambino in carne, ossa  e cervello. Per ringraziarla, il bambino cominciò a studiare, giorno e notte, anno dopo anno. Finché divenne un professore ed andò a lavorare in una scuola media, dove incontrò tanti "ciuchini" come era stato lui. E visse quasi felice e senza voce.



2 commenti:

  1. Sei molto creativa.
    Mi piacciono queste fiabe rivisitate....sono davvero belle.
    Un abbraccio

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    Risposte
    1. Grazie Raffaella! Quando ho un po' di tempo mi diverto a scrivere qualche storia strampalata, come queste. Buona Pasqua!! Cristina

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