mercoledì 23 novembre 2011

Uno strano cittadino

Pochi giorni fa ho incontrato uno strano cittadino.

Questo nuovo, strano cittadino,
non aveva motivo di litigare con il vicino.

Anzi, lo aiutava nei lavori di giardino
e lo invitava a parlare davanti ad un bicchiere di vino.

E siccome tutte le sue cose andavano lisce,
faceva pure attraversare le persone sulle strisce.

Quando costui andava alla posta,
faceva la coda con pazienza, senza sosta.

E se qualche automobilista era agitato,
non gli spaccava la testa con un pennato.

Che strano cittadino, non tipico, è certo.
Mi creava, nel vederlo, un certo sconcerto.

Io e gli altri cittadini non siamo abituati
a vedere personaggi giusti ed educati.

Così mostrai sorpresa estrema e sincera,
vedendo che  non si lamentava nella solita maniera.

Anzi, faceva grandi sforzi e  lavoro duro,
per cercare di creare un onesto e positivo futuro.

E, per giunta, aveva deciso di aiutare le vecchiette,
dopo che erano state derubate delle loro pensioni e biciclette.

Ma chi era questo apparente cittadino normale?
Un Superman o una creatura virtuale?

O forse mi sono sbagliata nell'interpretazione:
era solo uno che non amava la finzione.

Uno che preferiva andare al supermercato,
senza mettersi a rubare pasta e gelato.

La morale è ancora la stessa e sempre quella:
vogliamo che i cittadini costruiscano una società più bella?

Cristina


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