mercoledì 29 agosto 2012

Preghiera di un insegnante

Mi sto agitando e so perchè:
la mattina non potrò bere tranquilla il té.

Tra pochi giorni, qualche ora,
tornerò a "fare quella che lavora".

La qual cosa, mi piacerebbe tanto,
se non mi provocasse un gran pianto.

Tutti credono che fare l'insegnante,
sia un lavoro facile ed invitante.

Insegnare ad adolescenti ribelli,
fa perdere cervello e capelli.

Urlare a mattine intere,
fa venire voglia di darsi al bere.

Entrare in classi numerose e fatiscenti,
ti fa venire l'orticaria, marcire i denti.

Parlare con presidi, preparare documenti,
disorienterebbe anche le più sane menti.

Beh, che vi devo dire, che dovrei fare?
Lo so, oggi c'è di peggio da guardare.

Ma, sentite, ve lo dico seriamente.
Avete una soluzione da adottare immediatamente?

Se avete un posto da commessa o contadina,
sono a disposizione anche domattina.

Se, in un caso fortunato, vorreste una che scrive,
sono disposta anche a parlare di piante ed olive.

Allora, accetto proposte, accetto consigli,
mi basta di  non insegnare a urlanti figli.

Cristina


2 commenti:

  1. La grinta per andare avanti e fare l'insegnante,
    non ti manca, me lo dicono le rime "baciate"
    della tua "preghiera dell'insegnante".
    BUON LAVORO, buon anno scolastico !

    RispondiElimina
  2. Grazie mille.....! Non sono tanto sicura ma, che devo fare? Grazie della fiducia!!!! Cristina

    RispondiElimina

Un tuo commento é un segno di interesse e vicinanza. Grazie per esprimere la tua opinione. :-)