giovedì 28 agosto 2014

Odissea

Quando Omero creò le immortali pagine dell'Odissea evidentemente non aveva lavorato per la scuola pubblica.
Altrimenti le avventure di Ulisse gli sarebbero sembrate quasi una vacanza: tipo "Il giro del mondo in 80 giorni".
Se Omero vivesse oggi, metterebbe al posto dell'audace Ulisse un poveraccio di professore.
Al posto del suo viaggio infinito, un giro per: Provveditorato, scuole varie e sindacati.
Al posto delle sirene, metterebbe i vari corsi e corsetti di aggiornamento, abilitazione, concorsi..
Al posto di Penelope che lo attendeva fiduciosa, una moglie o marito del suddetto insegnante...la cui attesa che il coniuge raggiunga il tanto agognato posto fisso non è detto che trovi mai fine. Altro che tela da fare e sfare: in questo caso ci vorrebbe un cucchiaino con cui tentare di svuotare il mare.
E al posto dei suoi compagni trasformati in porci? Questo non saprei esattamente. Forse i colleghi massacrati da alunni e genitori? O i colleghi impazziti da regole, registri, verifiche, riunioni, corsi di aggiornamento, graduatorie, rinnovo delle graduatorie, errori nelle graduatorie, discussioni con Provveditori, sindacati vari, ecc, ecc?
E che dire del fido Argo (mi pare si chiamasse così il suo cane...)? Forse potrebbe rappresentare un alunno attento? O rappresentare uno dei pochi aiuti del prof: il registro? Un collega? Un amico che lo consola? Il suo psicologo?
Insomma, volevo dire, cioè, no? Beh....intendo dire di NON credere a quello che dicono televisioni e giornali: la situazione ulissiana nella scuola va ben oltre la fantasia. Ma più che dentro la scuola, è quello che succede anche per entrarci, rimanerci, sopravviverci.
Una burocrazia che non avrebbe dato ad Ulisse il permesso di imbarcarsi....

(sfogo scolastico di Cristina, possibile ex-insegnante...)


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