giovedì 23 giugno 2011

A SILVIO di Giacomina Puma

A SILVIO

Silvio, rimembri ancora
quel tempo della tua vita normale
quando beltà splendea
negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi,
e tu, lieto e spensierato, il limitare
di gioventù salivi?
Sonavan le inquiete
stanze, e le vie d'intorno,
ai tuoi perpetui gemiti,
allor che all'opre femminili intento
pensavi, assai contento
si quel gaio avvenir che in mente avevi.
Era il maggio odoroso: e tu solevi
così menare il giorno.
Io, invece, gli studi facevo
talor lasciando le sudate carte,
ove il tempo mio primo
e di me si spendea la miglior parte,
dalle antenne del paterno televisor
porgea gli orecchi al suono della tua voce,
ed alla faccia rapace
che percorrea il faticoso schermo.
Mirava il capel dipinto
le cravatte a pois e i ricostruiti denti
e quinci il mal di mar venia già.
Lingua mortal non dice
quel ch'io sentiva in seno.
Che pensieri avvelenati,
che delusion, che nausea, o Silvio mio!
Quale allor ed or che apparia
la vita umana ed il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
un dolore mi preme,
acerbato e sconsolato,
e tornami a doler di mia sventura.
O natura, o Silvio,
perchè non rendi poi
quel che prometti allor? perchè di tanto
inganni i figli tuoi ed elettor?
Tu pria che l'erba inaridisse la tua narice,
da morbo combattuto vincesti,
o tenerelli noi, o disperazion. E vedevi
 il fior di tanti giovini
e non ti doleva il cuore
non ti curavi delle lauree con lode ma delle nere chiome,
e degli sguardi interessati e lascivi;
e teco le compagnie portavi nei festini
e non per ragionare d'amore.
Anche perìa fra poco
la speranza mia dolce: agli anni nostri
anche negaro i fati
il lavoro e la gioia. Ahi come,
come fai ad esser così,
maligno compagno dell'epoca nostra,
nostra lacrimata pena!
Questo è il mondo? questi
i diletti, l'amor, l'opre, gli eventi,
onde un giorno sperammo insieme?
All'apparir del vero
tu, misero, non cadi: e con la mano
il caldo seno ed una veste ignuda
ti miri da vicino.

mercoledì 22 giugno 2011

domenica 19 giugno 2011

Visita in carrozza al Parco Naturale di San Rossore (Pisa)


A Pisa, non lontano da famosa Torre Pendente e da Piazza dei Miracoli, troviamo l'entrata al Parco Naturale di San Rossore, un enorme distesa di terreno, coperto da pini e da varie specie di alberi. Ci sono dei canali, c'è la villa che appartiene (o apparteneva) al Presidente della Repubblica. I profumi sono meravigliosi. Il parco si può visitare solo con le guide, per preservarlo ma anche perchè sarebbe facile perdersi. Se si è fortunati, si possono osservare cinghiali, daini, scoiattoli e uccelli rari.








venerdì 10 giugno 2011

CAMBIAMO IL FUTURO

Secondo come andranno le cose nel prossimo referendum del 12 e 13 giugno si potrebbero profilare le seguenti situazioni.

1) Verranno costruite fontanine vicino a centrali nucleari.
2) Da alcune fontanine uscirà acqua radiattiva.
3) Le fontane avranno un sistema tipo contagocce, per calcolare il costo dell'acqua prelevata.
4) Le esplosioni delle centrali nucleari contamineranno tutta l'acqua del paese, che ci faranno bere lo stesso.
5) Nessuno saprà degli incidenti verificatisi nelle centrali.
6) Nessun politico berrà l'acqua delle fontanine costruite accanto alle centrali.
7) Nessuno politico verrà punito per incidenti alle centrali e alle fontanine.
8) Le centrali verranno costruite accanto ai cittadini più indifesi, tipo pensionati, disoccupati, baraccati, in modo da eliminarli fisicamente al più presto. Due piccioni con una fava.
9) Le persone dovranno fare una docccia al mese e lavarsi le mani solo una volta alla settimana.
10) In un primo periodo, le persone più accorte andranno a prelevare l'acqua dai torrenti di alta montagna e dalle cosiddette "polle", finchè la cosa non verrà punita con il carcere.
11) Naturalmente, il politico di turno si farà deviare un torrente di acqua purissima verso la sua villa.
12) Le persone, allora, cominceranno a bere l'acqua piovana, prendendo varie malattie, ma sopravvivendo.
13) L'acqua piovana sarà, in seguito, incanalata verso le centrali nucleari, per spegnere il "nocciolo" ogni volta che che c'è un problema.
14) Sarà proibitivo innaffiare le nostre piante e irrigare i campi coltivati. Ogni ravanello costerà 100 euro.
15) Mangeremo solo cibi secchi e liofilizzati.
16) Il politico di turno si farà recapitare a casa casse di frutta e verdura dal Sud America.
17) Ci sarà un assalto ai giardini dei politici per poter passeggiare su un prato verde e fresco.
18) Verranno abolite le piscine: le gare di nuoto si terranno in mare o nei canali cittadini.
19) Le fontanine poi scompariranno come le cabine telefoniche, sostituite da acquamat, messi vicino al bancomat.
20) I tuffi dal trampolino non verranno aboliti.
21) Il sapone andrà in estinzione, essendo ormai privato del suo uso.
22) Le bibite a base di acqua saranno valutate dai gioiellieri.
23) Sarà proibito sudare, per non usare il nostro proprio sudore come bevanda.

Forse ho esagerato un po'..............ma chissà..........


venerdì 3 giugno 2011

PASSEGGIATA A FIRENZE

Breve viaggio fotografico di Firenze, in una giornata di sole.
In questi giorni di può abbinare la passeggiata alla visita della mostra su Mirò, Dalì e Picasso che si tiene a Palazzo Strozzi, in centro. Mostra molto interessante che durerà fino alla metà di luglio.

Ecco alcune foto:















mercoledì 1 giugno 2011

YouTube - Samuele Bersani - Chicco E Spillo

YouTube - Samuele Bersani - Chicco E Spillo

Aggiungo questa canzone che ha una ventina d'anni.
Il testo è molto bello e toccante, per me. Dà uno spaccato del disagio, dell'Italia, dei ragazzi "difficili".
Samuele Bersani riesce a dire molto in poche righe, con sensibilità, lucidità e dolcezza.
Questa è la storia di due fratelli che sperimentano una vita dura: ascoltatela con attenzione.