L'omino
C'era un omino, piccino, piccino,
attaccato da sempre al suo tavolino.
Una o due mogli, molte avventure,
e ancora progetti e imprese future.
Sperava ancora, nonostante l'età,
di godersi a pieno la sua libertà.
Aveva amici, vicini e lontani,
a cui raccontare del suo domani.
Ma alcuni seri e tetri uomini di legge
spezzarono il suo entusiasmo in schegge.
Il povero omino, seppur disperato,
non rinunciò a combattere il fato.
In una riunione nella sua casetta,
lanciò un anatema, in tutta fretta.
"Oh voi, mala gente che osate sfidarmi,
non avete ancora idea delle mie armi."
Così, disse sprezzante l'omino.
tirando fuori dalla tasca il suo temperino.
"Con questa spada antica e possente,
ingaggerò in mia difesa tutta la gente."
Gli amici, presi da grande stupore,
provarono in cuor loro un grande dolore.
L'omino, che era stato un valente oratore,
sembrava ora in preda ad un raro malore.
Ora l'omino col temperino camminava
per una strada che a un albero portava.
"Questa sarà da oggi la mia dimora e fortino,
in cui mi difenderò da ogni malandrino."
Cristina
e come diceva il grande faber...il nano è una carogna di sicuro perchè ha il cuore troppo vicino al b... del c...
RispondiEliminaMi sa anche a me: concordo con Faber....soprattutto in questo caso. Notte, Cri
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