Sapeva già piangere al ritmo di ogni canzone.
Da bambina, strano ma vero, amava i libri sfogliare,
mentre gli altri bambini andavano a passeggiare.
Da ragazzina, non si truccava e poco si curava,
al contrario delle compagne che l'amore trasportava.
Le amiche, molto più intraprendenti e sensuali,
collezionavano filarini senza eguali.
Ma Eccezione, timida, preferiva la vita tranquilla,
e passava i giorni nei campi a raccogliere camomilla.
Il tempo passò e, stranamente, un fidanzato incontrò
Ma lui era normale e la storia non funzionò.
Eccezione, allora, delusa, si dette, tardi, alla vita pazza,
conoscendo persone curiose, di ogni razza.
Non si sposò, non ebbe cani, non ebbe figli,
svolazzò, vaga, senza trovare appigli.
Lavorava in un posto tetro e strano,
e si faceva sfruttare da una strega e un villano.
Dopo anni di lavoro e corsi vari,
Eccezione si trovò sola a percorrere i sette mari.
Eccezione era un pò triste, un pò felice,
ora capiva: non aveva alcuna radice.
Aveva una casa piccina, piccina,
in cui si svegliava sola ogni mattina.
Ma il prisma, dalla finestra illuminata,
le faceva sognare una vita meno sconclusionata.
A tutte le "Eccezioni"!!!!!!!!!!
Cristina
Ganza questa storiella! Ciao, Arianna
RispondiEliminaGrazie Arianna!!! Sei sempre molto gentile e presente!!! A presto, Cristina
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