Oggi, domenica.
Siamo al punto di incontro, al frantoio sociale, da cui partono le navette e piccoli pullman per Ruota, frazione del Capannorese.
Vogliamo visitare il tanto declamato Presepe Vivente.
Siamo lì, in coda, ad aspettare il nostro turno per salire sull'autobus.
Aspettiamo circa 40 minuti, mentre il freddo diventa pungente.
La coda, che già era lunga davanti a noi, si moltiplica dietro di noi.....
Che freddo! E dove sono gli autobus?
Ecco che arrivano. Sono tre.
E, come nel mitico Far West, inizia "l'assalto alla diligenza".
Ci sono anche degli addetti, dotati pure di vestiario color arancio che, all'arrivo dei mezzi di trasporto, non fanno niente.
Beh, in pieno clima natalizio e nel totale rispetto dello spirito con cui si va a visitare un presepe, tutti quelli (o quasi) che erano dietro di noi "attaccano" l'ultimo autobus in coda, accaparrandosi un posto.
Noi, in posizione centrale nella coda (c'erano decine di persone) rimaniamo a piedi.
Allora diciamo a questi figuri vestiti di arancio che tutto questo è ingiusto.
Loro, in perfetto tempismo e stile, danno la colpa agli autisti degli autobus.
Ma lo spirito cristiano del Natale si è comunque salvato: gli ultimi sono stati i primi.
Evviva!!!!
Cristina :-)
domenica 30 dicembre 2012
Fine d'anno tra luci e amici
Qualche scatto di fine anno, tra luci, azzurro e micetti.
Auguro a tutti voi un felice anno nuovo!
si chiama "Patata", la gattina di miei amici |
ama le coccole.... |
e mettersi in posa per le foto. |
l'acquedotto di Lucca con il cielo azzurro di due giorni fa |
il centro di Lucca, impreziosito da proiezioni luminose |
giovedì 27 dicembre 2012
GIGI PROIETTI - La telefonata 2 - da ATTORE AMOR MIO - 1982 -avi - YouTube
GIGI PROIETTI - La telefonata 2 - da ATTORE AMOR MIO - 1982 -avi - YouTube
Uno dei miei attori di teatro preferiti.
Un monologo (in cui non dice quasi niente) molto spiritoso.
E con una mimica perfetta.
Uno dei miei attori di teatro preferiti.
Un monologo (in cui non dice quasi niente) molto spiritoso.
E con una mimica perfetta.
mercoledì 26 dicembre 2012
FORZA ZIE!!! (versione natalizia)
*
***
*****
La zia
é una persona
che regali ti dona.
Ti ascolta quando hai bisogno
e ti regala, se hai tempo, un sogno.
A volte è un po' stanca, insofferente,
non sempre ha voglia di stare dietro alla gente.
Ma, nel momento più opportuno, sa essere presente,
sa aiutare, capire, coccolare e, forse, anche un po' consolare.
E anche se a volte può sembrare assente, sbadata, incoerente,
non vi fermate alle apparenze ed indagate per capire che le passa per la mente.
Insomma, ascoltate:
se delle zie vi fidate,
fatele sentire amate.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
°°°°°°°°°°°°°°°°°
Cristina
sabato 22 dicembre 2012
AUGURI A TUTTI!!!
giovedì 20 dicembre 2012
AUGURI
AUGURI DI CUORE A TUTTI!!!
CHE IL 2013 SIA SERENO, PIENO DI SPERANZA, DIVERTENTE, GENEROSO.
BUONE FESTE!
CRISTINA
martedì 18 dicembre 2012
Splendido video sulla città di Lucca - YouTube
Splendido video sulla città di Lucca - YouTube
Un bel video che mostra i punti più caratteristici della nostra città
Per chi volesse fare una visitina durante le vacanze di Natale.
Cristina
Un bel video che mostra i punti più caratteristici della nostra città
Per chi volesse fare una visitina durante le vacanze di Natale.
Cristina
Scrooged (SOS fantasmi - 1988) - Bill Murray incontra il fantasma del suo ex capo.wmv - YouTube
Scrooged (SOS fantasmi - 1988) - Bill Murray incontra il fantasma del suo ex capo.wmv - YouTube
Un film di Natale che da anni non avevo più visto.
E' la versione moderna del "Canto di Natale" di Dickens.
Bill Murray strepitoso e tenero.
Da vedere per entrare nel clima.
Cristina
Un film di Natale che da anni non avevo più visto.
E' la versione moderna del "Canto di Natale" di Dickens.
Bill Murray strepitoso e tenero.
Da vedere per entrare nel clima.
Cristina
giovedì 13 dicembre 2012
IL CIPRESSO DELLE ASSONANZE
O
N
I
Oni
Oni
Bidoni
Soldoni
Fifoni
Falsoni
Bugiardoni
Tapponi
Tromboni
Vecchioni
Grezzoni
Ignorantoni
Maniaconi
Rifattoni
Ridicoloni
Tiratoni
Ladroni
Corrottoni
Maledizioni
Elezioni
Erezioni
Compassioni
Evasioni
Oni
Oni
Oni
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
mercoledì 12 dicembre 2012
Lucca sott'acqua.
La scorsa settimana, alcune zone di Lucca sono state colpite da un forte nubifragio.
Un turbine d'acqua, che ha riempito in poco tempo fossi, strade, campi.
Ecco i risultati di una mattina d'acqua....
martedì 11 dicembre 2012
Ella Fitzgerald - Have yourself a merry little Christmas - YouTube
Ella Fitzgerald - Have yourself a merry little Christmas - YouTube
Una delle più belle canzoni di Natale (secondo me), cantata qui da una voce indimenticabile.
Entriamo nell'atmosfera natalizia.
Cristina
Una delle più belle canzoni di Natale (secondo me), cantata qui da una voce indimenticabile.
Entriamo nell'atmosfera natalizia.
Cristina
domenica 9 dicembre 2012
CONVEGNO SUL PARKINSON
AVANZA LA RICERCA CONTRO LA MALATTIA DI PARKINSON
Dagli atti del convegno che si è tenuto a Palazzo Ducale, a Lucca, lo scorso 24 novembre e organizzato dall'A.I.P. Lucca, con il sostegno del Comune, sono emerse novità interessanti e, a tratti, insospettabili.
Diversi relatori si sono avvicendati per tracciare un quadro quanto più esaustivo possibile dello stato dell'arte della ricerca sulla malattia.
E' stato aggiunto un tassello allo studio sulle cause. I medici presenti hanno illustrato come la prolungata esposizione alla luce artificiale, aggiunta ad una predisposizione genetica alla malattia, ne possa provocare l'insorgenza. Ipotesi derivata da lunghi studi effettuati su cavie, in particolare i topi. Sembra, infatti, che la luce artificiale possa passare attraverso le fessure delle arcate orbitali e provocare, alla lunga, il morbo.
Altra informazione, che ha provocato ulteriore clamore, è stata che la malattia ha un tempo di latenza piuttosto lungo: dai 10 ai 20 anni. Durante questo lasso di tempo non si manifestano sintomi, o non vengono riconosciuti e ricondotti alla malattia.
"In ogni caso - dice la presidentessa Rita Francioni - una volta comparsa, la malattia non si può arrestare, ma tenere sotto controllo e rallentarne il decorso con farmaci adeguati."
Non ci sono novità sostanziali sui principi medicinali da adottare. "La vera rivoluzione nella cura - ci informa la presidentessa - fu negli anni '70, con l'uscita di farmaci a base di Levodopa, sostanza fondamentale nel trattamento dei pazienti. Adesso, le sostanze sono alcune, che vengono dosate osservando i malati e valutando caso per caso."
E' risultato, inoltre, che i trattamenti foniatrici siano fondamentali, fin dall'inizio, per migliorare le condizioni della muscolatura che interessa le corde vocali e l'apparato che presiede alla deglutizione.
Una concatenazione di cause (oggetto della ricerca attuale) porta alla creazione nel corpo umano di una proteina che va ad innescare la degenerazione di parte dei neuroni presenti nel cervello.
Durante il convegno è stata discussa anche l'ipotesi di cure attraverso impianti di cellule staminali. Ma i medici, al momento, non sono ancora concordi sulla loro utilizzazione, in quanto la ricerca non è ancora in grado di dimostrarne la reale efficacia.
"Purtroppo - aggiunge la signora Francioni - i neuroni danneggiati non possono essere (almeno allo stato dei fatti) sostituiti. Si può, però, fare attività mirate al rafforzamento di quelli rimasti sani. Attraverso, per esempio, la fisioterapia."
L'Associazione Italiana Parkinson di Lucca (per info: parkinson.lucca@gmail.com o tel. 320 9779422) vuole ringraziare tutti i medici che hanno preso parte al convegno in modo impeccabile ed esauriente, prestando la loro opera in modo del tutto volontario.
domenica 2 dicembre 2012
Un segno delle feste che si avvicinano.
El Árbol Navideño Consejero
Ríe
Relájate
Perdona
Pide ayuda
Haz un favor
Delega tareas
Expresa lo tuyo
Rompe un hábito
Haz una caminata
Sal a correr
Pinta un cuadro. Sonríe a tu hijo
Permítete brillar. Mira fotos viejas
Lee un buen libro. Canta en la ducha
Escucha a un amigo. Acepta un cumplido
Ayuda a un anciano. Cumple con tus promesas
Termina un proyecto deseado
Sé niño otra vez. Escucha la naturaleza
Muestra tu felicidad. Escribe en tu diario
Trátate como un amigo. Permítete equivocarte
Haz un álbum familiar. Daté un baño prolongado
Por hoy no te preocupes. Deja que alguien te ayude
Mira una flor con atención. Pierde un poco de tiempo
Apaga el televisor y habla. Escucha tu música preferida
Aprende algo que siempre deseaste
Llama a tus amigos por teléfono. Haz un pequeño cambio en tu vida
Haz una lista de las cosas que haces bien. Ve a la biblioteca y escucha el silencio
Cierra los ojos e imagina las olas de la playa. Haz sentir bienvenido a alguien
Dile a las personas amadas cuántos las quieres
Dale un nombre a una estrella
Sabes que no estás solo
Piensa en lo que tienes
Hazte un regalo
Planifica un viaje
Respira profundo
Cultiva el amor
"FELICIDADES EN EL NUEVO AÑO "
sabato 1 dicembre 2012
USO DEL BLOG
Un'altra domanda pratica, molto pratica:
Google (credo) dice che ho finito il mio spazio per le foto.......E' possibile?
Ho indagato meglio e mi pare di aver capito che, se voglio ampliare lo spazio foto, devo pagare....
Sapete qualcosa? E' così?
E voi come fate, cari amici di blog?
Buon fine settimana!!!
Cristina
Google (credo) dice che ho finito il mio spazio per le foto.......E' possibile?
Ho indagato meglio e mi pare di aver capito che, se voglio ampliare lo spazio foto, devo pagare....
Sapete qualcosa? E' così?
E voi come fate, cari amici di blog?
Buon fine settimana!!!
Cristina
venerdì 30 novembre 2012
Dubbio amletico sulla spazzatura
Gettare o non gettare: questo è il problema....
In questi giorni mi sono posta un interrogativo: ma quando la raccolta dell'organico in casa (dove la devo tenere) puzza, che si fa?
Come si sopporta fino al passaggio dei netturbini, che passano solo due volte alla settimana per l'organico?
Mia mamma, nella sua usuale saggezza, mi ha dato il seguente consiglio: "prendi l'organico e lo vai a svuotare in un campo. Così, magari, qualche animale se lo mangia."
Ma quando ci devo andare? Di notte? E se mi vede qualcuno, che figura ci faccio?
O lo devo andare a gettare in una zona della città dove ancora ci sono i cassonetti?
Quesiti davvero filosofici e di difficile soluzione.
Ditemi......
Cristina
In questi giorni mi sono posta un interrogativo: ma quando la raccolta dell'organico in casa (dove la devo tenere) puzza, che si fa?
Come si sopporta fino al passaggio dei netturbini, che passano solo due volte alla settimana per l'organico?
Mia mamma, nella sua usuale saggezza, mi ha dato il seguente consiglio: "prendi l'organico e lo vai a svuotare in un campo. Così, magari, qualche animale se lo mangia."
Ma quando ci devo andare? Di notte? E se mi vede qualcuno, che figura ci faccio?
O lo devo andare a gettare in una zona della città dove ancora ci sono i cassonetti?
Quesiti davvero filosofici e di difficile soluzione.
Ditemi......
Cristina
martedì 27 novembre 2012
Ricetta dal Marocco
Tagine di Pollo
(il tagine è un tipico contenitore marocchino in terracotta per cucinare i cibi - trovate sul blog delle foto di una cena con piatti tipici)
Ingredienti:
1kg di pollo
1 kg di cipolle
Prezzemolo
Coriandolo
3 spicchi d’agllio
Smen
Limone sotto sale
Sale
Pepe
Zafferano (vale lo stesso che per sopra: potete usare la Curcuma)
Zenzero
Olio extra vergine d’oliva
Preparate la Chermoula con le erbe, mezzo limone tritato, una noce di Smen, due cucchiai d’olio, le spezie e l’aglio, quindi condite bene il pollo (tagliato a pezzi o intero). Ricordate che la prenderà sapore quanto più la lascerete a macerare, quindi potete prepararlo la notte per il giorno successivo.
Mettete a cuocere il pollo nel tagine con una cipolla tritata, un po’ d’olio e fate rosolare finché la cipolla non appassisce, aggiungete quindi il resto delle cipolle, la seconda metà del limone tagliato a spicchi e disposto intorno al piatto (ricordate la presentazione!), infine un bicchiere o un bicchiere e mezzo d’acqua calda.
Chiudete il tagine e sempre a fuoco basso lasciate cuocere, senza sollevare il coperchio.
Se non sapete se il pollo è cotto o meno, potete inclinare leggermente il tagine e infilare un coltello per controllare se esce acqua, e lo stesso potete fare se l’acqua evapora tutta e dovete aggiungerne un secondo bicchiere.
Indicativamente il tempo di cottura è di mezz’ora o quaranta minuti, fino ad un’ora se il pollo è intero.
domenica 25 novembre 2012
Loredana Bertè Sei bellissima + testo - YouTube
Loredana Bertè Sei bellissima + testo - YouTube
Oggi è la Giornata contro la violenza sulle donne.
Questa canzone è dedicata a tutte le donne. Soprattutto a quelle che subiscono violenze quotidianamente, alle donne che non ce la fanno, alle donne che si ribellano.
Alle donne che raccontano e che vogliono vivere in un modo migliore e dignitoso.
Dedicata anche agli uomini che vogliono le stesse cose.
Oggi è la Giornata contro la violenza sulle donne.
Questa canzone è dedicata a tutte le donne. Soprattutto a quelle che subiscono violenze quotidianamente, alle donne che non ce la fanno, alle donne che si ribellano.
Alle donne che raccontano e che vogliono vivere in un modo migliore e dignitoso.
Dedicata anche agli uomini che vogliono le stesse cose.
MANIFESTAZIONE
Ieri a Lucca, come in molte città italiane, c'è stata una manifestazione che ha visto uniti studenti e insegnanti delle scuole della provincia.
Questa manifestazione era anche una risposta a quella di una settimana fa, dove gli studenti vennero accusati di violenze.
Ieri si è svolta in modo pacifico e con un'atmosfera di collaborazione tra i presenti.
Piazza San Michele, il centro della città, era presidiata dai Carabinieri (come altre piazze), ma non hanno dovuto intervenire in nessun modo.
I messaggi e le informazioni date dai presenti che hanno parlato, raccontano sicuramente di un grande disagio di studenti e di insegnanti.
Una cosa da dire è che, purtroppo, la partecipazione non è stata molto grande. Pochissimi gli insegnanti. Pochi gli studenti interessati.
Bisogna chiedersi perché.
Ecco alcuni scatti.
Questa manifestazione era anche una risposta a quella di una settimana fa, dove gli studenti vennero accusati di violenze.
Ieri si è svolta in modo pacifico e con un'atmosfera di collaborazione tra i presenti.
Piazza San Michele, il centro della città, era presidiata dai Carabinieri (come altre piazze), ma non hanno dovuto intervenire in nessun modo.
I messaggi e le informazioni date dai presenti che hanno parlato, raccontano sicuramente di un grande disagio di studenti e di insegnanti.
Una cosa da dire è che, purtroppo, la partecipazione non è stata molto grande. Pochissimi gli insegnanti. Pochi gli studenti interessati.
Bisogna chiedersi perché.
Ecco alcuni scatti.
Particolari
ceramiche dei Della Robbia (chiesa di San Francesco - Barga) |
Ceramiche dei Della Robbia (Barga) |
ancora Barga, chiesa di San Francesco |
Barga |
ceramiche della chiesa di San Frediano, Lucca |
corpo di San Frediano, conservato nella chiesa omonima (Lucca) |
corpo di Santa Zita, la santa dei fiori, conservato in San Frediano (Lucca) |
mercoledì 21 novembre 2012
La routine dei paesini....
IL PAESINO
C'era un paesino, isolato e carino,
dove ogni persona era un vicino.
Situato nel verde e soleggiato,
accontentava il mite e l'agitato.
Regnava la pace e la fraternità,
e le cose eran fatte con generosità.
Tutti allegri, felici e giocondi,
che pareva il centro di tutti i mondi.
C'era un omino alto e snello,
che faceva la corte ad ogni culo bello.
C'era la moglie che, senza colore,
passeggiava e controllava a tutte l'ore.
C'era una donna, lunga e secca,
che con i mariti faceva cilecca.
C'era altra moglie con faccia tonda e gran naso,
che rubava stivali, tappeti e qualche vaso.
C'era un uomo mite e maritato,
che spalmava la moglie di burro e gelato.
E una tipa, bassa e sgraziata,
che aveva due uomini ogni nottata.
Una signora, che criticava i fatti,
rispettava poco gli abitanti e molto i gatti.
Un ometto vecchio e sdentato,
adescava le vecchiette nello scantinato.
Un giovanotto furbo e belloccio,
non parlava senza farsi un goccio.
E un paesano, gran lavoratore,
fischiava tranquillo a tutte l'ore.
Una famiglia forestiera,
aveva case in montagna e in riviera.
Insomma, tutti bravi ed amiconi,
bastava non scoperchiare i loro pentoloni.
Cristina
C'era un paesino, isolato e carino,
dove ogni persona era un vicino.
Situato nel verde e soleggiato,
accontentava il mite e l'agitato.
Regnava la pace e la fraternità,
e le cose eran fatte con generosità.
Tutti allegri, felici e giocondi,
che pareva il centro di tutti i mondi.
C'era un omino alto e snello,
che faceva la corte ad ogni culo bello.
C'era la moglie che, senza colore,
passeggiava e controllava a tutte l'ore.
C'era una donna, lunga e secca,
che con i mariti faceva cilecca.
C'era altra moglie con faccia tonda e gran naso,
che rubava stivali, tappeti e qualche vaso.
C'era un uomo mite e maritato,
che spalmava la moglie di burro e gelato.
E una tipa, bassa e sgraziata,
che aveva due uomini ogni nottata.
Una signora, che criticava i fatti,
rispettava poco gli abitanti e molto i gatti.
Un ometto vecchio e sdentato,
adescava le vecchiette nello scantinato.
Un giovanotto furbo e belloccio,
non parlava senza farsi un goccio.
E un paesano, gran lavoratore,
fischiava tranquillo a tutte l'ore.
Una famiglia forestiera,
aveva case in montagna e in riviera.
Insomma, tutti bravi ed amiconi,
bastava non scoperchiare i loro pentoloni.
Cristina
lunedì 19 novembre 2012
Anguria meccanica.....
Una notte, un uomo tornava a casa. La moglie lo aspettava inquieta, visto il ritardo del suo arrivo.
La moglie si affacciò alla porta per vedere se il caro consorte era vicino.
Si trovò davanti ad un gruppetto di malintenzionati. Costoro la costrinsero con la forza a rientrare in casa e la legarono ad una sedia del salotto. Erano vestiti di azzurro e nero. Le misero una benda nero-azzurra sulla bocca. Dopo una breve attesa, il marito, ragioniere, mise la chiave nella porta ed entrò. Fu immediatamente legato ed imbavagliato come la moglie. Anche lui rigorosamente di nero azzurro. Ma, prima che la sua bocca fosse coperta, osò chiedere di indossare una benda rosso-nera. Gli fu negato.
Chi erano questi figuri? Boh.
I quattro andarono in cucina e presero degli stuzzicadenti e, una volta spezzati in due, li misero sugli occhi dei due sequestrati, in modo che non potessero chiuderli.
Poi, telefonarono ad un uomo detto "Er Barzelletta".
Gli dissero che avrebbero liberato i due solo in cambio di 35 quintali di cocomeri freschi.
Er Barzelletta ammutolì. Dove avrebbe trovato tutti quei cocomeri in così poco tempo?
Andò a trovare tutte le contadine che avevano nelle loro fattorie i cocomeri. Ma non arrivò alla quantità richiesta.
Allora si rivolse al suo consigliere, detto "Er Patata". Questi gli consigliò di rivolgersi a Jessica Fletcher e all'avvocato Perry Mason. Lo fece il giorno dopo.
Con loro riuscì ad escogitare un piano per trarre in inganno i rapitori, ma anche per tenere nascosta la notizia più a lungo possibile.
Intanto, la coppia subì varie torture. All'uomo venne chiesto di ripetere allo sfinimento i nomi delle amiche de Er Barzelletta. Era una lista infinita. Alla moglie fecero cantare varie sigle di programmi tv. Per tutta la notte.
L'indomani, ci fu un attacco alla casa dove erano asserragliati i quattro. Squadre scelte di "Amici", preventivamente addestrate, irruppero nella casa, cantando a squarciagola e leggendo poesie.
All'ennesima poesia, i quattro, esausti, si arresero.
Fu così che, alla fine, vennero chiamati i giornalisti per fare qualche foto ricordo. Con corna.
Ma: chi erano quei quattro? E che volevano?
La moglie si affacciò alla porta per vedere se il caro consorte era vicino.
Si trovò davanti ad un gruppetto di malintenzionati. Costoro la costrinsero con la forza a rientrare in casa e la legarono ad una sedia del salotto. Erano vestiti di azzurro e nero. Le misero una benda nero-azzurra sulla bocca. Dopo una breve attesa, il marito, ragioniere, mise la chiave nella porta ed entrò. Fu immediatamente legato ed imbavagliato come la moglie. Anche lui rigorosamente di nero azzurro. Ma, prima che la sua bocca fosse coperta, osò chiedere di indossare una benda rosso-nera. Gli fu negato.
Chi erano questi figuri? Boh.
I quattro andarono in cucina e presero degli stuzzicadenti e, una volta spezzati in due, li misero sugli occhi dei due sequestrati, in modo che non potessero chiuderli.
Poi, telefonarono ad un uomo detto "Er Barzelletta".
Gli dissero che avrebbero liberato i due solo in cambio di 35 quintali di cocomeri freschi.
Er Barzelletta ammutolì. Dove avrebbe trovato tutti quei cocomeri in così poco tempo?
Andò a trovare tutte le contadine che avevano nelle loro fattorie i cocomeri. Ma non arrivò alla quantità richiesta.
Allora si rivolse al suo consigliere, detto "Er Patata". Questi gli consigliò di rivolgersi a Jessica Fletcher e all'avvocato Perry Mason. Lo fece il giorno dopo.
Con loro riuscì ad escogitare un piano per trarre in inganno i rapitori, ma anche per tenere nascosta la notizia più a lungo possibile.
Intanto, la coppia subì varie torture. All'uomo venne chiesto di ripetere allo sfinimento i nomi delle amiche de Er Barzelletta. Era una lista infinita. Alla moglie fecero cantare varie sigle di programmi tv. Per tutta la notte.
L'indomani, ci fu un attacco alla casa dove erano asserragliati i quattro. Squadre scelte di "Amici", preventivamente addestrate, irruppero nella casa, cantando a squarciagola e leggendo poesie.
All'ennesima poesia, i quattro, esausti, si arresero.
Fu così che, alla fine, vennero chiamati i giornalisti per fare qualche foto ricordo. Con corna.
Ma: chi erano quei quattro? E che volevano?
domenica 18 novembre 2012
COPIARE
Altra pagina dell'avventura scuola.
Durante la settimana appena passata ho avuto modo di assistere in prima persona (ma ora posso vedere la situazione quasi dall'esterno) ad alcuni eventi.
Una mattina il vice-preside mi ha chiamato per dirmi che un genitore di una alunna di una terza (media) gli era andato a dire che, nella classe della figlia, alcuni compagni avevano copiato durante la verifica. Il vice preside mi dice di fare attenzione.
In un'altra classe, alla fine dell'ora e della mattinata, un paio di alunne mi avvertono che alcuni loro compagni avevano copiato durante la verifica.
Così, decido di partire, nella valutazione, da 9 anzichè da 10. Fatto non gravissimo, poichè molti insegnanti lo fanno regolarmente.
Allora, un paio di giorni dopo, il Preside mi chiama per dirmi che c'è una mamma di un ragazzino di una delle terze in cui ero partita da 9 nella valutazione. Vuole parlarmi. E' arrabbiata perchè io ho punito tutta la classe e non va bene. Dovevo coglierli sul fatto e non fidarmi di ciò che dicono altri genitori e ragazzi. Naturalmente, dice lei, suo figlio non ha copiato. Il Preside, per fortuna, mi difende.
Durante il ricevimento dei genitori, alcuni di loro mi dicono che l'anno scorso, con l'altra insegnante, i ragazzi copiavano facilemente, perchè lei si distraeva. I ragazzi, boh, dicono che gli lasciava libri e quaderni sul tavolo.
Durante la scorsa verifica sono riuscita a "beccare" un ragazzetto che si era fatto scrivere la verifica dal compagno: gli ho dato 3.
Allora, dove sta la verità? E qual è la linea da seguire?
Li devo far copiare tutti? Li devo punire?
Ai genitori l'ardua sentenza.
Cristina
Durante la settimana appena passata ho avuto modo di assistere in prima persona (ma ora posso vedere la situazione quasi dall'esterno) ad alcuni eventi.
Una mattina il vice-preside mi ha chiamato per dirmi che un genitore di una alunna di una terza (media) gli era andato a dire che, nella classe della figlia, alcuni compagni avevano copiato durante la verifica. Il vice preside mi dice di fare attenzione.
In un'altra classe, alla fine dell'ora e della mattinata, un paio di alunne mi avvertono che alcuni loro compagni avevano copiato durante la verifica.
Così, decido di partire, nella valutazione, da 9 anzichè da 10. Fatto non gravissimo, poichè molti insegnanti lo fanno regolarmente.
Allora, un paio di giorni dopo, il Preside mi chiama per dirmi che c'è una mamma di un ragazzino di una delle terze in cui ero partita da 9 nella valutazione. Vuole parlarmi. E' arrabbiata perchè io ho punito tutta la classe e non va bene. Dovevo coglierli sul fatto e non fidarmi di ciò che dicono altri genitori e ragazzi. Naturalmente, dice lei, suo figlio non ha copiato. Il Preside, per fortuna, mi difende.
Durante il ricevimento dei genitori, alcuni di loro mi dicono che l'anno scorso, con l'altra insegnante, i ragazzi copiavano facilemente, perchè lei si distraeva. I ragazzi, boh, dicono che gli lasciava libri e quaderni sul tavolo.
Durante la scorsa verifica sono riuscita a "beccare" un ragazzetto che si era fatto scrivere la verifica dal compagno: gli ho dato 3.
Allora, dove sta la verità? E qual è la linea da seguire?
Li devo far copiare tutti? Li devo punire?
Ai genitori l'ardua sentenza.
Cristina
Amici miei - Raccolta supercazzole - YouTube
Amici miei - Raccolta supercazzole - YouTube
In ricordo di grandi attori e di Mario Monicelli.
Film che sono un misto di comicità e amarezza. Raccontano bene lo spirito goliardico dei toscani.
Cristina
In ricordo di grandi attori e di Mario Monicelli.
Film che sono un misto di comicità e amarezza. Raccontano bene lo spirito goliardico dei toscani.
Cristina
martedì 13 novembre 2012
Un soffio di natura
Qualche immagine che ho scattato negli ultimi mesi. Vedere il verde ed i colori dei fiori mi fa tornare un po' con i piedi per terra. E' rilassante e rigenera. La natura come cura. (sembra uno slogan......)
lunedì 12 novembre 2012
Massive Roma Flash Mob Gangnam Style - Piazza del Popolo 10-11-2012 - 30.000 Presenze - Vista Pincio - YouTube
Massive Roma Flash Mob Gangnam Style - Piazza del Popolo 10-11-2012 - 30.000 Presenze - Vista Pincio - YouTube
Due giorni fa questa "riunione" di circa 30.000 persone a Roma. Flash mob sulla musica di Psy. Divertente e coinvolgente.
Due giorni fa questa "riunione" di circa 30.000 persone a Roma. Flash mob sulla musica di Psy. Divertente e coinvolgente.
sabato 10 novembre 2012
Quaderno di un'insegnante in punizione
Tema:
Il mio lavoro
Svolgimento.
Il mio lavoro è l'insegnante. Lo faccio in una scuola diversa ogni anno. L'insegnante è un bel lavoro, peccato che a scuola ci siano anche gli alunni.
La mia mamma dice che questo lavoro è bello e mi deve anche piacere molto. Sennò, se lo perdo, sarà un casino. Il mio papà tace. Quello che gli racconto lo lascia senza parole. Sarà perchè sta pensando ad quale punizione darmi. Spero non mi tolga il computer ed i cioccolatini...
Beh, mi alzo tutte le mattine alle sette circa, faccio colazione anche se non mi va e vado a scuola.
Entro alle 8 30 ed esco, di solito, alle 13 30.
Durante la mattinata devo dire che non mi annoio mai. I ragazzi mi tengono molto occupata. Urlano, giocano, tirano palline, non fanno i compiti, dicono parolacce. Insomma, io mi sento circondata da energia positiva. Per me è un piacere stare a contatto con i "miei" ragazzi che danno molte soddisfazioni.
Mi piace vederli distruggere le porte delle classi e battere la testa negli spigoli mentre vengono spinti dai loro compagni. Mi passa il tempo velocemente.
In passato, ho lavorato con studenti adulti stranieri di tutte le nazionalità e classi sociali. Ma non ero così ben motivata. Era noioso. Nessuno mai, dalla prostituta, all'ambasciatore, dallo spacciatore all'ingegnere nucleare mi trattavano così. Il tempo passava lento e tranquillo. Mamma mia......
Nemmeno un'offesina, neanche minima: che monotonia! Nemmeno gli omaccioni agli arresti domiciliari mi massacravano di sberleffi. No, non potevo andare avanti.
Così, ora sono qui. E mia mamma dice che è bene che ci rimanga più possibile. Dice che non devo neanche immaginare di lasciare e cercare altro. E poi, perchè farlo? E' universalmente noto che siamo nati per soffrire.
La mia conclusione: ma poi, alla fine, andrò in Paradiso? O finirò in altri luoghi, circondata ancora dalle urla e stridor di denti (citazione) degli alunni?
Valutazione: 10/50
Voto: 4
Giudizio: si vede che hai studiato, ma non ti applichi.
Il mio lavoro
Svolgimento.
Il mio lavoro è l'insegnante. Lo faccio in una scuola diversa ogni anno. L'insegnante è un bel lavoro, peccato che a scuola ci siano anche gli alunni.
La mia mamma dice che questo lavoro è bello e mi deve anche piacere molto. Sennò, se lo perdo, sarà un casino. Il mio papà tace. Quello che gli racconto lo lascia senza parole. Sarà perchè sta pensando ad quale punizione darmi. Spero non mi tolga il computer ed i cioccolatini...
Beh, mi alzo tutte le mattine alle sette circa, faccio colazione anche se non mi va e vado a scuola.
Entro alle 8 30 ed esco, di solito, alle 13 30.
Durante la mattinata devo dire che non mi annoio mai. I ragazzi mi tengono molto occupata. Urlano, giocano, tirano palline, non fanno i compiti, dicono parolacce. Insomma, io mi sento circondata da energia positiva. Per me è un piacere stare a contatto con i "miei" ragazzi che danno molte soddisfazioni.
Mi piace vederli distruggere le porte delle classi e battere la testa negli spigoli mentre vengono spinti dai loro compagni. Mi passa il tempo velocemente.
In passato, ho lavorato con studenti adulti stranieri di tutte le nazionalità e classi sociali. Ma non ero così ben motivata. Era noioso. Nessuno mai, dalla prostituta, all'ambasciatore, dallo spacciatore all'ingegnere nucleare mi trattavano così. Il tempo passava lento e tranquillo. Mamma mia......
Nemmeno un'offesina, neanche minima: che monotonia! Nemmeno gli omaccioni agli arresti domiciliari mi massacravano di sberleffi. No, non potevo andare avanti.
Così, ora sono qui. E mia mamma dice che è bene che ci rimanga più possibile. Dice che non devo neanche immaginare di lasciare e cercare altro. E poi, perchè farlo? E' universalmente noto che siamo nati per soffrire.
La mia conclusione: ma poi, alla fine, andrò in Paradiso? O finirò in altri luoghi, circondata ancora dalle urla e stridor di denti (citazione) degli alunni?
Valutazione: 10/50
Voto: 4
Giudizio: si vede che hai studiato, ma non ti applichi.
La notte con i fumetti
In occasione di Lucca Comincs and Games, alcuni palazzi della città, di sera, sono stati coperti dalle immagini proiettate di personaggi di fumetti o video giochi.
E' molto suggestivo vedere questi giganti luminosi appena alzi gli occhi.
E poi, alcuni artisti si sono esibiti per le strade.
martedì 6 novembre 2012
Storia di Arturo Paoli
LE PAROLE DI ARTURO PAOLI
Incontro tra il sacerdote e la popolazione
Qualche pomeriggio fa, si è svolto, nell'Auditorium Boccherini, in piazza del Suffragio, a Lucca, un incontro tra Fratel Arturo Paoli e i suoi concittadini.
L'incontro è stato organizzato dalla Fondazione Banca del Monte, il cui Presidente, Alberto Del Carlo, ha presentato la figura e l'opera dell'anziano sacerdote, insieme al Professor Soave, dell'Università di Torino e a Julio Saquero, argentino, testimone diretto dell'opera di Don Arturo. Silvia Pettiti, curatrice della Fondazione "Arturo Paoli", di Lucca, ha moderato l'incontro.
Arturo Paoli, sacerdote e missionario, compirà 100 anni il prossimo 30 novembre ed ha una esperienza di vita lunga e piena di eventi, anche molto dolorosi. Nonostante la sua età conserva una lucidità ed una forza che colpiscono non appena lo si sente parlare.
Un libro
Durante l'incontro di ieri è stata presentata una riedizione di un testo importante di cui Paoli è autore: "Dialogo della Liberazione", scritto nel 1966 durante la sua missione nei sobborghi più poveri di Buenos Aires. Questo testo è considerato da molti uno dei suoi scritti tra le cui parole si capisce il pensiero più profondo del sacerdote sui temi dell'emarginazione, della lotta per la liberazione dalla povertà e per l'affermazione dei diritti della persona.
Chi è Arturo
Arturo Paoli, sacerdote controcorrente, ha pagato in prima persona per le sue idee. Negli anni '50 e '60, venne infatti non compreso dalla Chiesa istituzionale ed allontanato e costretto a compiere la sua opera in condizioni veramente estreme. Quegli anni lo vedono, infatti, sacerdote sulle navi che portavano gli immigrati dall'Europa al Sud-America e poi nel deserto algerino. Venne in seguito inviato in Argentina, dove si trovò in contatto con una realtà che andava ben oltre la povertà. Qui iniziò la sua collaborazione anche con il Vescovo argentino Enrique Angelelli, voce importante della Chiesa oppositrice alla dittatura. Il Vescovo, però, morì in un incidente (le cui cause non furono mai chiarite) e Arturo fu costretto a lasciare il paese, in quanto il suo nome fu inserito in una lista di "soggetti pericolosi" ed accusato di traffico d'armi con il Cile. Si salvò la vita, trovando rifugio in Venezuela e poi in Brasile. Alcuni suoi confratelli rimasti in Argentina, però, scomparvero e rimangono ancora nelle lunghe liste dei Desaparecidos.
Arturo Paoli oggi
Dal 2006 è tornato nella nostra città, dove risiede in una abitazione che lui ha deciso di aprire a gruppi e singoli che vogliano iniziare un percorso spirituale.
Malgrado gli anni, Arturo è ancora disponibile a dialogare con tutti.
Nel 2006 ha ricevuto la Medaglia d'oro al Valor Civile dal Presidente della Repubblica Ciampi per la sua opera in difesa degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
Nel dicembre 2011 è stato inaugurato il "Fondo documentazione Arturo Paoli" a Lucca, dove si trova una raccolta di immagini, video e scritti del sacerdote.
Le parole di Arturo
Il suo breve intervento di ieri è stato molto incisivo per i presenti. La sua voce, all'inizio tremula, è diventata forte quando ha affrontato temi attuali.
Ha esordito con queste parole. "La mia vita, forse, non è compresa del tutto. Il messaggio evangelico è intrinsecamente politico. La Chiesa - ha continuato - vede solo il Cristo mistico, ma la cosa essenziale è "amorizzare" il mondo. Dobbiamo, cioé, cambiare il nostro atteggiamento nel mondo e nei confronti degli altri. Oggi le persone sono distratte dalla tecnologia e da uno stile di vita individualista e materialista. E' per questo che nella mia vita mi sono occupato di politica."
La politica di cui parla Don Arturo non è quella, naturalmente, alla quale assistiamo impotenti negli ultimi anni. E' una politica, spiega, indirizzata verso la giustizia e l'uguaglianza sociale, dove i cittadini possano prendere parte attiva.
"Ma", - prosegue Paoli, con un tono di voce più incisivo - "gli italiani, in questa crisi, dormono e la Chiesa pensa all'Aldilà. Io non sono un uomo agitato ma trafitto da quello che vedo. La mia consolazione la trovo nella preghiera, nel dialogo, nell'amicizia. Dio ci vuole bene ma ci vuole diversi. Bisogna evitare sempre la violenza ma, nel contempo, essere anche capaci di alzare un grido di protesta quando è necessario. E' possibile cambiare questa miseria."
Dunque, le sue parole non hanno risparmiato critiche per nessuno. Ha cercato di risvegliare gli animi dei presenti e lo fa quotidianamente con chi vuole avvicinarlo. E' riuscito ad emozionare, a dare una scossa, senza accusare nessuno, ma indicando una possibile via. Forse, l'unica.
Cristina
sabato 3 novembre 2012
Una città colorata - Comics and Games
Anche quest'anno la città, fino a domani, è stata presa d'assalto dai fans dei fumetti, dei giochi e del travestimento.
Girovagando per le strade del centro c'è una folla di persone (soprattutto giovani) con costumi che si ispirano a personaggi dei fumetti e dei cartoni.
Una ventata di colore e allegria per una città "sobria" come Lucca.
Questa folla, secondo me, dimostra anche che l'Italia ha ancora voglia di giocare ed inventare, nonostante tutto quello che succede.
Ecco alcuni scatti dei Cosplayers.
Girovagando per le strade del centro c'è una folla di persone (soprattutto giovani) con costumi che si ispirano a personaggi dei fumetti e dei cartoni.
Una ventata di colore e allegria per una città "sobria" come Lucca.
Questa folla, secondo me, dimostra anche che l'Italia ha ancora voglia di giocare ed inventare, nonostante tutto quello che succede.
Ecco alcuni scatti dei Cosplayers.